I leader cristiani provenienti da varie nazioni e tradizioni ecclesiali – cattolici, ortodossi, pentecostali, anglicani, armeni e apostolici – si sono riuniti ieri a Roma per il Meeting ecumenico internazionale, promosso dalla piattaforma “King Jesus Round Table”, fondata a Cleveland (Stati Uniti) nel 2020 dal filantropo cristiano James Surace. “Un’iniziativa tesa a offrire una testimonianza concreta di unità nello Spirito per l’evangelizzazione del mondo”, spiegano i promotori, con momenti di preghiera, riflessione biblica e fraternità spirituale, durante i quali i partecipanti hanno condiviso un cammino di riconciliazione e comunione. Tra i relatori James Surace, fondatore di King Jesus Round Table, Matteo Calisi, cattolico, presidente di United in Christ International e Joseph Mattera, rappresentante delle Chiese pentecostali. Il meeting si è svolto nel contesto del Giubileo e il giorno successivo al grande raduno in Piazza San Pietro con Papa Leone XIV dei movimenti, associazioni e nuove comunità. Significativa la commemorazione del 1700º anniversario del Concilio di Nicea (325 d.C.), primo concilio ecumenico della storia cristiana, che sancì solennemente la divinità del Figlio “che – ha sottolineato nel suo intervento Calisi – unisce le diverse confessioni cristiane nel Credo niceno-costantinopolitano, recitato ogni domenica nelle liturgie di molte Chiese”.
Durante l’incontro è emerso che l’unità non è un fine in sé, ma una condizione essenziale per una testimonianza efficace del Vangelo. “La divisione tra cristiani – hanno ricordato tutti i relatori –, rappresenta uno scandalo”. I partecipanti sono stati invitati a farsi operatori di pace e ministri di riconciliazione rispondendo con coraggio alle sfide del mondo di oggi: guerre, ingiustizie, violenza e povertà. In questo contesto, l’ecumenismo spirituale si manifesta come cammino concreto di carità, giustizia e promozione della vita. “L’incontro di oggi – hanno ribadito i leader – rappresenta un segnale incoraggiante di quella primavera ecumenica auspicata da molti pontefici e leader cristiani. Un incontro per ribadire che l’unità dei cristiani non è un’utopia, ma una responsabilità urgente”.