In occasione della Giornata mondiale della salute mentale l’Unicef ricorda l’importanza della salute mentale per bambini, bambine e giovani. Tema della giornata è “La salute mentale nelle emergenze umanitarie”. Milioni di bambini e famiglie – osserva il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia – affrontano un’immensa sofferenza a causa di conflitti armati, eventi climatici estremi e altri pericoli, nonché altre emergenze. Oltre 473 milioni di bambini, 1 su 6 a livello globale, vivono in aree colpite da conflitti. Lo sviluppo, l’istruzione e le relazioni dei bambini risentono negativamente quando la salute mentale viene trascurata in questi contesti.
“La salute mentale è un diritto. In tempi di crisi, il diritto alla salute mentale è gravemente a rischio. La prevenzione, promozione e cura della salute mentale è una delle principali priorità dell’Unicef nei Paesi in cui opera”, ha dichiarato Nicola Graziano, presidente di Unicef Italia. “Vogliamo ricordare che a livello globale, un adolescente su sette fra i 10 e i 19 anni convive con un disturbo mentale diagnosticato che compromette la sua capacità di apprendere, relazionarsi e crescere e nel mondo quasi la metà dei disturbi mentali insorge prima dei 18 anni”, ha proseguito Graziano, sottolineando che “secondo un recente studio Unicef, nel 2022 in 43 Paesi dell’Ocse e dell’Ue, circa un individuo su sei di età compresa tra i 10 e i 19 anni soffriva di un disturbo mentale diagnosticato. Il suicidio risulta essere la quarta causa di morte più comune tra gli adolescenti di età compresa tra i 15 e i 19 anni. Tra il 2018 e il 2022 I tassi di suicidio sono diminuiti in 18 paesi, sono rimasti pressoché stabili in 7 e sono aumentati in 17. L’Italia è all’8° posto su 36 Paesi sulla salute mentale e ha il 6° tasso più basso di suicidi adolescenziali (su 42 Paesi)”.
Dal sondaggio condotto sulla piattaforma online U-Report On The Move “Come si sentono davvero i giovani”, rivolto ad adolescenti e giovani migranti e rifugiati in Italia, e i cui risultati sono diffusi oggi dall’Unicef emerge che 2 giovani su 10 si sentono ascoltati poco o mai, molti gestiscono lo stress attraverso attività individuali ma pochi (il 19%) cercano sostegno. Dai giovani anche le possibili soluzioni che saranno poi condivise con le istituzioni. Tutte le informazioni confluiranno nella campagna promossa sui canali U-Report On The Move e con attivazioni dello Youth Advisory Board, organo consultivo per la promozione della partecipazione giovanile.
Tra le proposte rilanciate da Unicef per la Giornata odierna ci sono: “Aumentare significativamente gli investimenti a lungo termine nei Servizi di salute mentale e benessere psicosociale (in Italia la spesa pubblica per questo settore è tra le più basse d’Europa)”; “garantire che le diagnosi di minorenni affetti da Add (Disturbo da deficit dell’attenzione) / Adhd (Disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività); “garantire, consolidandone la diffusione, i servizi di prevenzione e sostegno psicologico nei contesti educativi e comunitari per tutte le bambine, i bambini e gli adolescenti che ne hanno bisogno, con un’attenzione particolare ai contesti più vulnerabili”.