“Il primo santo del Venezuela”. È il titolo della biografia che Manuela Tulli, vaticanista dell’Ansa, firma per i tipi delle edizioni Ares di Milano. Il libro viene pubblicato alla vigilia della canonizzazione di José Gregorio Hernández, che domenica prossima, 19 ottobre, sarà proclamato santo in piazza San Pietro, uno dei primi santi proclamati da Papa Leone XIV. Ribattezzato in patria “il medico del popolo”, José Gregorio Hernández, medico e uomo di fede, ha dedicato la vita ai malati e ai poveri del suo Venezuela. Il 19 ottobre diventerà il primo santo del Paese insieme con madre Carmen Rendiles, la prima santa. Morì il 29 giugno 1919 in un incidente, il giorno dopo aver detto: “Offro la mia vita per la pace nel mondo”. In quelle stesse ore veniva resa pubblica l’avvenuta firma del Trattato di Versailles, che pose fine alla prima guerra mondiale, mentre la notizia della sua morte sortì un duraturo effetto di distensione nel Venezuela di Juan Vicente Gómez. Amava la cultura, la musica, la pittura. Tentò due volte la via religiosa, ma restò laico per motivi di salute. “È un modello di santità impegnata nella difesa della vita, come un buon samaritano, senza escludere nessuno”, lo definì Papa Francesco, che ne ha voluto la canonizzazione dall’ultimo letto d’ospedale.