Diocesi: Arezzo, domani la Trinità di Durante Alberti torna nel duomo di Sansepolcro

(Foto diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro)

Sarà accolta e presentata martedì 16 aprile nella basilica concattedrale di Sansepolcro la grande pala d’altare raffigurante la Trinità e i santi Andrea apostolo, Maria Maddalena e Cristina, realizzata da Durante Alberti tra 1575 e 1576. L’opera, già esposta al pubblico nel 2012 in occasione del millenario di fondazione della basilica, è stata donata alla concattedrale dagli attuali proprietari, Eleonora e Bruno Botticelli e Fabrizio Moretti, in ricordo dei loro genitori Veria e Franco Botticelli e Alfredo Moretti.
La pala d’altare (olio su tela, cm 373 x 192,5) rappresenta al meglio le qualità pittoriche di Durante Alberti, originario di Sansepolcro e appartenente a una vera e propria dinastia di artisti (suo padre era l’intagliatore Romano, detto Nero, suoi cugini i pittori e incisori Alessandro, Cherubino e Giovanni). Durante Alberti (Sansepolcro 1538 circa – Roma 1613), a lungo attivo a Roma e nel Lazio, dove si inserì fra le fila dei pittori incaricati di ornare gli altari nel periodo della Controriforma, eseguì opere di severa impostazione spirituale, dovuta in particolare alla frequentazione dell’ordine cappuccino, per il quale lavorò a più riprese. Nella Trinità e i santi Andrea apostolo, Maria Maddalena e Cristina, in cui le figure in primo piano si stagliano sullo sfondo di architetture classiche, si ravvisano inoltre influssi dai pittori veneti, filtrati attraverso atmosfere di stampo baroccesco. La grande pala, databile fra il 1575 e il 1576 sulla base di documenti recentemente rinvenuti presso l’Archivio storico diocesano di Sansepolcro, fu realizzata per la cappella della famiglia Artini, o Aretini, addossata alla parete di sinistra dell’antica abbazia camaldolese, divenuta nel 1520 cattedrale della nuova diocesi di Sansepolcro. L’opera, ricordata nelle visite pastorali dal 1582, fu alienata dalla cattedrale nel 1859, durante un riallestimento della chiesa che comportò l’eliminazione di ben tredici altari. Entrò quindi a far parte della collezione della famiglia Lilloni Alberti, discendente dalla dinastia di artisti borghesi. A causa delle sue grandi dimensioni, all’epoca la tela era divisa in due frammenti, uno con la Trinità e l’altro con i Santi Andrea, Maria Maddalena e Cristina. I due frammenti furono acquistati a un’asta nel 2002 e correttamente restaurati e riuniti fra loro dagli attuali proprietari.
A fare gli onori di casa, martedì pomeriggio, e a esprimere ai donatori la gratitudine dell’intera diocesi sarà il vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, mons. Andrea Migliavacca. Interverranno anche mons. Giancarlo Rapaccini, arciprete della concattedrale, Fabrizio Innocenti, sindaco di Sansepolcro, Serena Nocentini, direttrice dell’Ufficio diocesano beni culturali e arte sacra, e Andrea Di Lorenzo, storico dell’arte che illustrerà l’opera. La presentazione della pala d’altare avrà luogo alle ore 18.30. La giornata del vescovo a Sansepolcro si concluderà alle ore 21 con un incontro pubblico presso il Cinema Nuova Aurora.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa