Pio XII: Università Gregoriana, il 18 e il 19 aprile un convegno internazionale sulla “diplomazia vaticana e la formazione dell’Occidente” durante il suo Pontificato

Dopo il grande convegno dello scorso ottobre, la Pontificia Università Gregoriana prosegue con nuove piste di ricerca storica sul lungo pontificato pacelliano grazie all’apertura degli Archivi vaticani. Come e in che misura l’azione della diplomazia pontificia, dallo scoppio della Seconda guerra mondiale alla fine del pontificato di Pio XII, sia stata ispirata o abbia veicolato visioni peculiari dell’Occidente è il tema che il convegno internazionale “Vatican Diplomacy and the Shaping of the West during the Pontificate of Pius XII” (“La diplomazia vaticana e la formazione dell’Occidente durante il Pontificato di Pio XII”), che si svolgerà il 18 e il 19 aprile. Il convegno è promosso congiuntamente da Pontificia Università Gregoriana, Università Cattolica del Sacro Cuore, Universidad de Navarra, Universidade Católica Portuguesa e University of Malta nell’ambito del progetto di ricerca Occidentes.
Il convegno sarà inaugurato presso l’aula magna della Pontificia Università Gregoriana giovedì 18 aprile, alle ore 9, con i saluti istituzionali di p. Délio Mendonça (decano della Facoltà di Storia e Beni culturali della Chiesa alla Gregoriana), la prolusione di mons. Paul Richard Gallagher (segretario per i Rapporti con gli Stati e le organizzazioni internazionali) e l’introduzione ai lavori di don Roberto Regoli (direttore del Dipartimento di Storia della Chiesa alla Gregoriana). Le sei sessioni del convegno intendono sviluppare un ampio ventaglio di proposte tematiche: la costruzione dell’Occidente (Andrea Ciampani, Kiril Plamen Kartaloff, Gabriele Rigano) e l’Occidente degli “altri” (Donato Di Sanzo, Francesco Margiotta Broglio); il sorgere del nuovo ordine mondiale a trazione anglo-americana (Massimo de Leonardis, Luca Castagna, Elena Serina); la costruzione dell’Occidente europeo (Nicholas Joseph Doublet, Marco Figliola); l’Occidente visto dalla Cortina di Ferro (Marion Dotter, Marko Trogrlic, Massimiliano Valente, Tamas Veghseo); il nuovo rapporto della Santa Sede con l’Africa (Sara Ercolani, Kristian Suenens, Elisabeth Bruyere). L’ultima sessione sarà dedicata infine al Medio-Oriente post-bellico, con la creazione dello Stato d’Israele (Philippe Chenaux), la partizione della Terra Santa e di Gerusalemme (Angela Cimino) e le relazioni con l’Iraq fino al 1950 (Paolo Maria Leo Cesare Maggiolini).

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