Società: Vittorio Veneto, ieri alla Casa dello studente un workshop sul turismo conviviale

(Foto: Casa dello studente di Vittorio Veneto)

Il turismo conviviale nel cuore delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, patrimonio dell’umanità Unesco, è stato il tema al centro del workshop dinamico che si è tenuto ieri, presso la Casa dello studente di Vittorio Veneto. Un’occasione per esplorare il futuro del turismo attraverso una formula dinamica e interattiva, con lo sguardo proiettato al Giubileo 2025 e alle Olimpiadi invernali Milano Cortina 2026. Ma non solo: è stata infatti un’occasione per operatori ed esperti del settore turistico per ascoltare esperienze sul campo, conoscere casi di successo nel recupero e nell’accoglienza turistica ed esempi virtuosi nel segno dell’eccellenza e dell’inclusività, nel rispetto dell’ambiente e in favore delle comunità.
Esempi come quelli geograficamente vicini della Casa di cultura e spiritualità “San Martino di Tours” di Vittorio Veneto, presentata dalla direttrice Jane Uliana; e della Foresteria Santa Maria di Follina, presentata dal presidente di Cits Diego Grando; o quelli più “lontani”, ma solo sulla cartina, come il Monastero di Sant’Erasmo di Veroli, presentato da Pietro di Alessandri, un progetto di recupero e accoglienza della diocesi di Frosinone.
Il workshop si è arricchito poi con gli interventi del responsabile dell’area studi della Camera di Commercio di Treviso e Belluno e presidente del comitato scientifico dell’Osservatorio economico e sociale, Federico Callegari, e del direttore scientifico e vice presidente dell’Istituto Beato Toniolo, Marco Zabotti.
Callegari ha esposto le prospettive di crescita del turismo locale attraverso un’offerta di ospitalità diffusa in rete, mettendo in risalto alcuni dati per il territorio patrimonio Unesco: come l’aumento dell’8,2% delle presenze e del 15,5% degli arrivi nel 2023 rispetto al 2019. Un trend in controtendenza rispetto al territorio provinciale che vede un calo delle presenze dell’8,6% e degli arrivi del 5,3%.
Zabotti ha invece posto l’attenzione sul turismo religioso e conviviale nella diocesi di Vittorio Veneto, orientato a promuovere con diverse iniziative un nuovo umanesimo di cultura, bellezza e accoglienza diffusa.
L’incontro, realizzato con il patrocinio della Camera di Commercio di Treviso e Belluno, il contributo dell’Istituto Beato Toniolo e il supporto della Fondazione Caritas onlus di Vittorio Veneto, si è aperto con gli interventi del sindaco di Vittorio Veneto Antonio Miatto, che ha messo in risalto la vocazione all’accoglienza della città, che è quella che conta “più notti dormite” nel territorio circostante; e del vescovo di Vittorio Veneto, mons. Corrado Pizziolo, che ha sottolineato l’importanza di una prospettiva etica nel turismo e l’impegno della comunità locale nel promuovere un’ospitalità autentica e inclusiva.
E si è concluso con l’esibizione della Banda musicale di Cison di Valmarino con il progetto “Banda larga”: un concerto per custodire e valorizzare la secolare tradizione musicale delle antiche realtà rurali e dei borghi delle Prealpi Trevigiane.

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