Francia: Annecy, domenica 10 marzo messa nella chiesa “des italiens” per i 100 anni della Missione Cattolica Italiana

Celebra i suoi primi cento anni di vita la Missione Cattolica Italiana di Annecy in Francia. Domenica 10 marzo nella chiesa dedicata a san Francesco di Sales, detta “des italiens”, una celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di Annecy, mons. Yves Le Saux e concelebrata da mons. Gian Carlo Perego, presidente della Commissione episcopale per le Migrazioni e della Fondazione Migrantes insieme al missionario italiano don Pasquale Avena e altri sacerdoti. Un momento celebrativo, a cento anni dell’affidamento della Chiesa alla comunità italiana che “non vogliamo celebrare come un arrivo, ma come una tappa di un percorso che insieme facciamo, finché il buon Dio lo vorrà. Per questo siamo chiamati a concentrare i nostri pensieri e le nostre forze per una nuova partenza”, dice don Avena che è anche coordinatore nazionale delle Missioni Cattoliche Italiane in Francia. “Come Missione Italiana – aggiunge – abbiamo una vocazione specifica. Siamo migliaia di italiani in Alta Savoia. Con tanti altri migranti venuti da tutti i continenti viviamo una universalità che diventa il vero volto della Chiesa. Questa non pensa soltanto a suddividere un territorio a scacchiera. La Chiesa locale è composta da uomini e donne che non hanno vissuto la stessa storia o che sono nati e formati in una sola cultura. Nella Chiesa non ci sono stranieri, ci sono uomini e donne diversi, che non parlano la stessa lingua, chiamati ad essere rispettati nelle loro radici, ad esprimere la loro fede nella loro propria cultura. È questa la Chiesa di Pentecoste, autentica testimone del Vangelo. Un cristiano venuto da un’altra nazione, un altro continente, non ha bisogno di integrarsi nella Chiesa, ne fa parte pienamente”. L’arrivo degli Italiani in Alta Savoia risale alla fine dell’Ottocento formando – come si legge in un articolo pubblicato dal giornale della Mci di Annecy “Campana Nostra” – una comunità italiana sparsa in gruppi “più o meno grandi di parenti, amici e conoscenti intorno ad un luogo di lavoro che forniva loro cibo e riparo: miniere, industrie, agricoltura”. La Missione Cattolica Italiana – riferisce www.migrantesonline.it – nasce nel 1923 su iniziativa della Santa Sede e costituì “un legame tra tutti questi cristiani ‘sradicati’ e sperduti in un nuovo mondo”. Per garantire il culto e gli eventuali incontri, il vescovo dell’epoca, Mons. Florent Michel Marie du Bois de La Villerabel mise a disposizione della nascente Missione la chiesa di San Francesco di Sales consacrata dallo stesso santo nel 1623. La Chiesa è nota come “Eglise Des Italiens (Chiesa Degli Italiani)” come attesta anche una targa.

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