Diocesi: Bolzano, la studentessa Olivia Kaufmann vince il poetry slam nel bunker in ricordo del beato Josef Mayr-Nusser

(Foto: diocesi di Bolzano-Bressanone)

È Olivia Kaufmann la vincitrice scelta dal pubblico del primo poetry slam svoltosi sabato 24 febbraio nel bunker in via Fago, a Bolzano, nell’anniversario della morte del beato Josef Mayr-Nusser. Un evento che – viene rilevato in una nota della diocesi di Bolzano-Bressanone – “non solo ha riscosso un grande successo di pubblico, ma è stato particolarmente suggestivo grazie ai contributi dei 12 giovani concorrenti: portando esperienze molto personali e utilizzando un’ampia varietà di strumenti stilistici, hanno affrontato il complesso tema del coraggio civile e mostrato quanto sia importante testimoniarlo, soprattutto nella società di oggi”.
Nel 79° anniversario della morte di Josef Mayr-Nusser, sabato, già mezz’ora prima dell’inizio vero e proprio dell’evento, è stato necessario chiudere l’ingresso del bunker perché la sala era piena: 12 giovani poetry slammer, 8 altoatesini e 4 di Erlangen, città gemellata nel nome di Mayr-Nusser, hanno presentato i loro testi sul tema del coraggio civile. Anja de Falco ha moderato il poetry slam, Gabriel Demetz ha accompagnato con brani d’atmosfera suonati con la fisarmonica stiriana.
“I concorrenti – si legge nella nota – hanno affrontato il complesso tema portando esperienze molto personali e usando un’ampia varietà di registri stilistici, dimostrando quanto oggi siano importanti il coraggio e l’impegno civile sullo sfondo della guerra e della crisi climatica, ma anche nelle situazioni interpersonali di tutti i giorni, soprattutto nella società attuale. Come di consueto in un poetry slam il vincitore è stato scelto dal pubblico, che ha premiato Olivia Kaufmann, in grado di impressionare con i suoi contenuti forti e la sua presentazione linguisticamente curata e ricercata”.
All’evento hanno assistito anche il vescovo Ivo Muser e il presidente della Provincia Arno Kompatscher. Nel suo intervento, mons. Muser ha ricordato che Josef Mayr-Nusser ha testimoniato con la sua vita quanto sia importante formare una coscienza, che significa dire sì al Dio dell’amore e sì alle persone.

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