Il card. tedesco Reinhard Marx ha invitato la Chiesa a difendere la libertà. “Può darsi che la libertà sia minacciata, ma noi come Chiesa dobbiamo schierarci dalla parte della libertà”, ha detto oggi Marx ad Augusta. “Non dalla parte dei regimi autoritari, non dalla parte di coloro che sognano il passato, sognano sogni di AfD [Alternative für Deutschland, partito di estrema destra – ndr] o sognano sogni di Putin o sognano sogni di Kirill”, ha detto l’arcivescovo di Monaco e Frisinga, con l’obiettivo, tra le altre cose, di rivolgersi al patriarca ortodosso moscovita che sostiene la guerra di aggressione russa contro l’Ucraina. Marx ha fatto questo commento nella seconda giornata della plenaria della Conferenza episcopale tedesca. Il cardinale ha aggiunto che la democrazia e la religione hanno bisogno l’una dell’altra. D’altro canto, secondo Marx, anche la religione ha bisogno della democrazia. “Non come le organizzazioni statali. Ma co-determinazione, co-creazione, responsabilità, inclusione di tutti, tutti i carismi, tutte le possibilità. Senza di ciò il futuro non ci sarà dato”. La Chiesa dovrebbe rimanere in dialogo “con la cultura senza essere conformista, non dovrebbe vedere la cultura della libertà come una cultura negativa, ma come una cultura resa fondamentalmente possibile dal Vangelo”. Il cardinale è intervenuto anche sul tema dell’ecumenismo. Secondo Marx le divisioni della Chiesa in Oriente e Occidente o causate dalla Riforma non furono volute da Dio, ma “fatte da noi”. Ha sottolineato: “Ci mancano i fratelli e le sorelle delle altre chiese. Non saremo completi finché non saremo di nuovo insieme”.