Diocesi: Roma, il 17 febbraio la “Giornata delle arti – La via della bellezza” nel Palazzo Lateranense

In occasione della festa del Beato Angelico, patrono degli artisti, l’Ufficio per l’università del Vicariato di Roma, in collaborazione con l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”, l’Accademia Nazionale di Danza, il Conservatorio di Musica Santa Cecilia e l’Accademia di Belle Arti di Roma, promuove sabato 17 febbraio la Giornata delle arti – La via della bellezza, che si svolgerà dalle 17 alle 20:30 nel Palazzo Apostolico Lateranense (piazza San Giovanni in Laterano, 6). Nell corso del pomeriggio sarà possibile visitare il piano nobile del Palazzo Lateranense nei cui saloni si ripeteranno in tre turni l’esibizione di alcuni artisti.
Alle 17, nell’Aula della Conciliazione, il saluto del cardinale vicario Angelo De Donatis aprirà l’evento. Gli studenti delle quattro istituzioni accademiche saranno quindi impegnati in diverse esibizioni che verranno ripetute più volte nel corso del pomeriggio: nella Sala della Conciliazione gli allievi del I anno della Silvio d’Amico proporranno “Lì dov’è la nostra dimora”, drammaturgia di Francesco d’Alfonso da Scruton, Borges, Agostino d’Ippona, von Balthasar e Auden, che verrà proposta alle 17.15, alle 18 e alle 19; nella Sala degli Imperatori le allieve dell’Accademia Nazionale di Danza presenteranno uno studio coreografico sullo “Stabat Mater” di Pergolesi, alle 17.50, alle 18.30 e alle 19.30; nella Sala degli Apostoli i giovani musicisti di Santa Cecilia si esibiranno in brani di Manuel de Falla, Mario Castelnuovo-Tedesco e Astor Piazzolla, alle 18.20, alle 19 e alle 20. La Sala di Daniele, infine, ospiterà l’installazione artistica “…dai lacci del mondo si sciolse”, con opere realizzate dagli studenti della Scuola di Grafica d’arte dell’Accademia di Belle Arti di Roma.
“L’evento nasce dal desiderio di celebrare la memoria di fra’ Giovanni da Fiesole, che venne soprannominato Beato Angelico perché già vedeva il mondo con gli occhi del Paradiso – spiega mons. Andrea Lonardo, direttore dell’Ufficio diocesano –. A mio avviso è decisivo richiamare alla bellezza dell’arte in un mondo che, in seguito alle derive del marxismo, della psicanalisi e del nichilismo, si è abituato a pensarla come una sovrastruttura finta. Non solo la rivelazione dello sporco, ma soprattutto indicare il bello è la grande missione dell’arte”.

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