Cancro infantile: Soleterre, ieri a Milano “Note che curano” per denunciare le situazioni dove il diritto alla salute non è garantito

La musica è uno strumento di denuncia, capace di unire le persone a prescindere da qualsiasi differenza: Fondazione Soleterre, nella Giornata mondiale contro il cancro infantile, ha voluto unire musica e diritto alla salute per una serata nata con l’obiettivo di denunciare le situazioni in cui i diritti e in particolare il diritto alla salute non è garantito, affinché anche nei contesti più periferici del mondo un bambino che si ammala di tumore possa sopravvivere e diventare “Grande contro il Cancro”.
“Note che curano” è il titolo della prima edizione di un appuntamento che vuole diventare fisso e che, ogni anno, ospiterà una performance diversa intorno al tema della giustizia e delle ingiustizie. Sulla voce e sulle note della chitarra e dell’armonica di Massimiliano Spada, cantautore e giornalista musicale, ieri a Milano, in Cascina Cuccagna, l’evento “L’ingiustizia tra parole e musica di Bob Dylan” ha visto la partecipazione straordinaria di Armando Spataro, ex magistrato e procuratore della Repubblica che, da appassionato di Bob Dylan, ha dialogato con Damiano Rizzi, co-fondatore e presidente di Soleterre, sui diritti umani ancora calpestati nel mondo e letto e commentato alcuni dei brani di Dylan eseguiti da Spada.
“Con e grazie a Dylan, abbiamo parlato attraverso la musica, ai corpi, lasciandoci attraversare dall’emozione che la musica stessa è in grado di trasferirci. Perché attraverso note, melodie, ritmi, la musica riesce a esprimere sentimenti ed emozioni che talvolta le parole non sono in grado di trasmettere. E allora ascoltare una canzone può provocare una serie di reazioni emotive che ci aiutano a connetterci con noi stessi e con gli altri – dichiara Damiano Rizzi -. Il mio auspicio è che ogni nota ri-attivi in ciascuno di noi l’urgenza di un impegno comune, la capacità di indignarci ancora di fronte a ogni ingiustizia. I diritti hanno molto a che vedere con la capacità di sentirsi simili, col credere e riconoscersi in una sola umanità”.
È da questa convinzione, dal fatto che occorre conoscere i diritti per poterne chiedere e garantire il rispetto, che iniziava – più di vent’anni fa – il viaggio controcorrente di Soleterre per assicurare l’accesso alle cure e supporto psicologico a chi è colpevole solo di trovarsi nel posto sbagliato della storia, come bambini e bambine malati oncologici, costretti a combattere la loro guerra personale in mezzo al delirio della guerra degli adulti. “Perché i diritti – prosegue Rizzi – non sono acquisiti per sempre, bisogna vigilare sui diritti, denunciare le situazioni in cui vengono violati, rivendicandone protezione e promozione. In guerra, in emergenza, ma anche nel nostro quotidiano per rendere vera la parola ‘diritto’. L’idea di questa serata è nata grazie all’Associazione Amici di Andrea – in ricordo di Andrea Spataro, che ci ha fatto incontrare e che dal 2022 sostiene gli interventi di Soleterre”.

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