Diocesi: Treviso, esperienza di servizio per 5 giovani al Centro polifunzionale del Ceis

Due ragazze e tre ragazzi, giovanissimi della diocesi di Treviso, hanno risposto all’appello di Caritas e Pastorale Giovanile partecipando all’iniziativa “M’illumino d’impegno” al Centro Polifunzionale del Ceis Treviso. Il progetto – rivolto ai ragazzi delle superiori e oltre – è stato pensato per far vivere agli adolescenti della diocesi l’esperienza del servizio per e con le persone bisognose e/o marginalizzate della comunità trevigiana. Il Centro Polifunzionale del Ceis di Treviso accoglie una ventina persone con problematiche psichiche e medico-sanitarie, interessate da marginalità sociale, assenza di una rete familiare di riferimento e presenza di situazioni legali di affidamento sociale. I 5 giovani sabato 11 febbraio hanno potuto conoscere il centro grazie all’iniziativa “M’illumino d’impegno”. In particolare i giovani volontari hanno potuto conoscere da vicino “Ri-Fatti”, un progetto artistico del Centro Polifunzionale capace di sfornare opere di sensibile qualità. Utilizzando materiali di scarto, gli “artisti” del Ceis Treviso realizzano qualcosa di nuovo, bello e diverso, a volte anche utile: quadri, manufatti in legno e altri oggetti. Insieme ai cinque volontari, nel corso del pomeriggio sono state realizzate nuove opere grazie alla condivisione di sapere ed expertise da parte dei ragazzi del Centro Polifunzionale, che hanno così potuto contraccambiare la compagnia e la gentilezza dei cinque volontari. “È stato un vero piacere per noi essere coinvolti da Caritas e Pastorale Giovanile nel progetto “M’illumino d’impegno”, e ancora di più far conoscere a questi generosi e giovani volontari la vita quotidiana al Centro Polifunzionale – spiega Luca Sartorato, presidente del Gruppo Ricerka che unisce Ceis Treviso, Erga, l’associazione Cedis e Kapogiro -. La condivisione di spazi, tempo e attività è certamente una delle chiavi per ricucire la società, e nessuno probabilmente può capirlo meglio dei ragazzi: siamo sicuri che ce ne sono tanti come i cinque che sono venuti a trovarci, e che con passione e impegno sapranno costruire un futuro più luminoso e inclusivo”.

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