Cinema: “Romeo è Giulietta” di Giovanni Veronesi. Il regista: “Lo dedico a Francesco Nuti. Pilar Fogliati mio nuovo alter ego”

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“Ho avuto diversi alter ego nella vita. Il primo è Francesco Nuti, cui è dedicato il film. Mi sento orfano senza di lui. Poi ho lavorato tanto con Leonardo Pieraccioni, insieme abbiamo scritto film che la gente vede e rivede come ‘Il ciclone’. Ma ora c’è Pilar, il mio terzo alter ego, con cui mi trovo veramente bene a scrivere e a parlare: lei mi insegna più degli altri, perché è un mondo diverso da me”. Così il regista Giovanni Veronesi, presentando la sua commedia sentimentale “Romeo è Giulietta”, scritta con Pilar Fogliati, anche protagonista insieme a Sergio Castellitto, Domenico Diele, Maurizio Lombardi e Geppy Cucciari. Una produzione Indiana, Capri Entertainment e Vision Distribution con Sky, in uscita mercoledì 14 febbraio in 460 copie. “Con Pilar – aggiunge Veronesi – sto facendo un percorso di racconto delle nuove generazioni, dei ventenni di oggi, che convivono con ansia da prestazione e paure del fallimento. Il personaggio che interpreta è nato proprio così, sotto la spinta della ricerca di identità, che trova indossando una maschera, nascondendosi”. L’autore ha poi rimarcato: “Mi piacciono le persone che sbagliano, sono attratto da chi ha torto. Il mondo dello spettacolo è pieno di gente cui non sono stati perdonati errori; mi piace perdonare chi sbaglia”. “La questione identitaria è centrale nel film – dice Pilar Fogliati – Vittoria ha già rubato una volta un’identità, e per questo paga un prezzo alto. Per essere di nuovo credibile, deve cambiare identità, fingersi uomo. L’opposto. E in questo scarto si afferma anche uno spiraglio di libertà. Alla fine, però, capisce che per essere davvero liberi le maschere vanno tolte”. Sergio Castellitto ha raccontato come ha cesellato il suo personaggio di regista geniale e collerico: “Mi sono divertito a togliermi qualche sassolino dalla scarpa. Ho raccontato anche i registi del passato, più o meno dotati di sciarpa” (risate tra i giornalisti). “Questo film – ha aggiunto – è commedia pura: prende un argomento serio, come l’identità, il chi siamo e le bugie che ci raccontiamo, e lo prende a scarpate. Confesso che il teatro resta il mio primo amore: se il cinema è stato la mia amante, il teatro è mia nonna”. La storia: Roma, il noto regista teatrale Federico Landi Porrini annuncia il ritiro alle scene con il suo ultimo spettacolo “Romeo e Giulietta”. Le idee sono poche e le aspettative alte, così il regista inizia a fare i provini per i ruoli principali: manda via quasi tutti i candidati con scatti d’ira. Vittoria, respinta malamente per il ruolo di Giulietta (anche per un errore commesso in passato), è determinata a fargliela pagare, così con l’aiuto della truccatrice Gloria si (ri)presenta per il ruolo di Romeo nelle vesti di Otto Novembre…

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