Accoglienza: Firenze, il centro Slataper apre le porte agli animali delle persone senza casa

I gatti Lizzy e Mia, il setter irlandese Liam, Scooby il chihuahua, i maremmani Blanco e Rex, persino il fringuello Rodriquez: sono gli ospiti a quattro o due zampe del centro Slataper, struttura di accoglienza sociale di Firenze gestita dalla cooperativa Il Girasole, in convenzione con il Comune, per l’accoglienza di singoli e nuclei in condizione di disagio socio-abitativo. Il centro di accoglienza Slataper già da alcuni anni ha aperto le porte agli animali d’affezione delle persone accolte; anche quest’anno ha rinnovato l’iniziativa estendendola anche all’accoglienza invernale dei senza fissa dimora.

Foto Centro Slataper/SIR

“Si tratta di un’ulteriore risposta in termini di accoglienza per venire incontro a situazioni di fragilità e riuscire a individuare soluzioni adeguate – spiega l’assessore a Welfare, accoglienza, integrazione del Comune di Firenze, Nicola Paulesu -. Una sfida complessa che viviamo ogni giorno ma sulla quale siamo impegnati con una rete articolata di strutture e gestori in grado di dare risposte diverse in funzione dei bisogni e del livello di cronicità del disagio”. Il centro di accoglienza Slataper è “un anello cruciale di una filiera di accoglienza che punta a intercettare sempre di più bisogni emergenti in una società caratterizzata da realtà sociali sempre più complesse”. “Spesso – afferma Andrea Ricotti, direttore area Accoglienza e housing sociale della cooperativa Il Girasole – le persone in difficoltà abitativa rinunciano ad un letto pulito e al caldo per non separarsi dai loro animali di affezione che per loro rappresentano un sostegno, una compagnia, a volte l’unica famiglia che hanno”. Ovviamente devono essere vaccinati e microchippati, non appartenere a razze pericolose e seguire un apposito regolamento.  Il centro di accoglienza Slataper è nato il 1 luglio 2015 con l’obiettivo di rispondere a esigenze allora nascenti sul territorio: persone senza dimora e nuclei familiari che avevano perso la casa.

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