Diocesi: Ragusa, da una cena il primo contributo per la costruzione di una clinica in Congo

Il primo passo verso una clinica in Congo è stato compiuto ieri sera nel corso della cena di beneficenza organizzata dalla diocesi di Ragusa attraverso la sua Fondazione presso il ristorante “La Ciotola” di Ragusa. Un momento che giunge a conclusione del primo corso “Qualiforma: competenze per un nuovo inizio” realizzato con la collaborazione del Gruppo Consulting di Ragusa e rivolto a circa 60 beneficiari dei progetti di accoglienza e integrazione gestiti dalla Fondazione San Giovanni Battista nei comuni della diocesi iblea. Al termine dei tre corsi di formazione per assistente cuoco, assistente di sala e assistente pasticcere, i ragazzi coinvolti hanno preparato, con la guida degli chef docenti, la cena di beneficenza alla quale hanno partecipato autorità civili, religiose, collaboratori e amici.
A tutti loro il vescovo, mons. Giuseppe La Placa, ha fatto giungere il suo personale ringraziamento. “Ho lodato fin dall’inizio questo progetto condotto dalla nostra Fondazione – ha affermato il vescovo – che sono certo porterà buoni frutti sia nel nostro territorio che ai popoli ai quali questa beneficenza è rivolta. La nostra è una diocesi che guarda al prossimo, specie se più indifeso o bisognoso, con occhi e gesti di amorevole cura. Siamo grati a tutti coloro i quali hanno sostenuto questa iniziativa, in particolare alle autorità politiche e militari perché con la la loro presenza manifestano sensibilità umana e partecipazione al nostro impegno diocesano”. “Questa sera – aggiunge Renato Meli, presidente della Fondazione – abbiamo raccolto 7.975 euro grazie alla generosità di tutti gli intervenuti. Somma che servirà per avviare un progetto benefico in Africa. In particolare, il progetto prevede la costruzione di una clinica in Congo. Siamo convinti che oltre al quotidiano lavoro rivolto ai fratelli che vengono da altri paesi, sia doveroso impegnarci anche nei luoghi di provenienza di queste persone. Il nostro passo sarà forse una goccia nell’oceano, ma una goccia non contiene già forse in se stessa la natura e la forza dell’oceano”.
Il corso è stato conseguenza di una collaborazione con varie realtà del territorio. “L’obiettivo di questo corso, infatti, è porre le basi per l’integrazione dei cittadini stranieri facendo incontrare la richiesta e la domanda di lavoro – spiegano mons. La Placa e Meli -. Abbiamo voluto preparare persone capaci di essere impiegate nel settore strategico della ristorazione che fatica a trovare lavoratori qualificati. Diversi hanno già avuto proposte di lavoro e siamo certi che nei prossimi mesi i nostri giovani troveranno, grazie alla certificazione ottenuta, altre occasioni di un lavoro buono e ben retribuito, lavoro che dà loro la dignità che ciascuna persona merita”.

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