Diocesi: Gaeta, oggi a Formia incontro con Gianpietro Ghidini e testimonianze sulle dipendenze anche con le scuole del territorio

(Foto: comunità del Cuore Immacolato di- Maria a Formia)

La comunità del Cuore Immacolato di Maria di Formia (diocesi di Gaeta) festeggia San Giovanni Bosco, patrono della gioventù. Oggi, mercoledì 31 gennaio, giorno della nascita al cielo di don Bosco (31 gennaio 1888), dopo la celebrazione eucaristica delle ore 18.30 ci sarà la condivisione della testimonianza di un giovane sposo che, anche grazie all’aiuto del Centro di ascolto parrocchiale, si sta liberando dalla dipendenza da alcol. Mentre alle ore 19.30 in Auditorium papà Gianpietro incontrerà tutti gli adulti che vorranno partecipare. La conclusione della giornata avverrà con la condivisione della cena per tutti i presenti, sempre in Auditorium.
Gianpietro Ghidini, detto papà Gianpietro, è fondatore dell’Associazione Ema PesciolinoRosso e da anni opera nel territorio nazionale incontrando scuole, giovani e famiglie. All’evento sono state invitate tutte le scuole medie e superiori del territorio. Oggi papà Gianpietro incontrerà i ragazzi delle scuole secondarie Dante e Mattej di Formia, due classi dell’Istituto nautico di Gaeta, due dell’Istituto Fermi-Filangieri e quattro del Liceo scientifico di Minturno. Il servizio di regia e comunicazione social dell’Oratorio resta a disposizione di quanti vorranno interagire da remoto nell’incontro.
Il Centro di ascolto Exodus festeggia quest’anno il 4° anniversario e continua l’impegno contro ogni dipendenza (attivo h24 al 3889817174). L’incontro con i giovani e l’ascolto del territorio ha spinto la comunità del Don Bosco Formia a far sì che l’Oratorio potesse offrire quest’ulteriore servizio di speranza a tutti coloro che vogliono liberarsi dal peso delle dipendenze. Per questo all’Anspi donboscoformia.it Aps e Asd Ets che gestisce l’Oratorio, si è affiancata la Odv Ets e continua ad offrire percorsi di sensibilizzazione per favorire la crescita del territorio rispetto alle tante situazioni di disagio.
Il metodo di sensibilizzazione scelto dell’equipe del Centro di ascolto vuole raggiungere più persone possibili, soprattutto nell’ambito scolastico, ma facendo leva e creando collaborazione con le classi e gli studenti più sensibili: sono i ragazzi stessi che formati ed accompagnati rappresenteranno i principali autori di una rinnovata rete sociale giovanile che possa aiutare i loro coetanei a liberarsi dal peso delle dipendenze. Pertanto coloro che vivranno in presenza l’incontro saranno chiamati ad esserne testimoni attivi nel loro istituto e nelle loro realtà di vita.

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