Ue: 70 milioni per rafforzare preparazione a emergenze chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari

La Commissione ha stanziato quasi 70 milioni di euro per finanziare la creazione di nuove squadre e attrezzature specializzate “al fine di rafforzare ulteriormente la preparazione e la capacità di risposta ai rischi chimici, biologici, radiologici e nucleari”. Il finanziamento è stato concesso all’Italia, alla Polonia e alla Romania affinché sviluppino capacità di rilevamento da integrare nelle riserve rescEu. “L’obiettivo è che gli Stati membri dell’Unione – specifica un comunicato – possano beneficiare di tali capacità attraverso il meccanismo di protezione civile dell’Ue a partire dal 2026. Questi strumenti saranno utilizzati per rilevare, identificare, campionare e monitorare potenziali contaminazioni in risposta ad emergenze, quali incidenti industriali o di sicurezza”. Le squadre possono inoltre fornire assistenza “nelle attività di sorveglianza in vista di importanti eventi pubblici, contribuendo in tal modo a garantire la protezione sistemica degli spazi pubblici”.

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