Striscia di Gaza: appello di 16 organizzazioni tra cui Amnesty, Oxfam e Save the children, “stop armi a Israele e ai gruppi armati palestinesi”

“Mettere immediatamente fine ai trasferimenti di armi, componenti e munizioni a Israele e ai gruppi armati palestinesi, dato il rischio che siano usati per commettere o facilitare gravi violazioni del diritto internazionale dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario”. È l’appello lanciato oggi alla comunità internazionale da 16 organizzazioni umanitarie e per i diritti umani, tra cui Amnesty International, Oxfam e Save the Children. “I bombardamenti e l’assedio di Israele stanno privando la popolazione civile della Striscia di Gaza delle risorse indispensabili per sopravvivere e stanno rendendo inabitabile la Striscia. Attualmente, la popolazione civile di Gaza sta affrontando una crisi umanitaria di gravità e dimensione senza precedenti – dichiarano le organizzazioni -. A loro volta, gli attacchi condotti dai gruppi armati palestinesi hanno causato l’uccisione di circa 1200 civili e la cattura di ostaggi, israeliani e non, bambini compresi, oltre 130 dei quali tuttora trattenuti all’interno della Striscia di Gaza.I gruppi armati di Gaza continuano a lanciare indiscriminatamente razzi contro i centri abitati israeliani, interrompendo la frequenza scolastica, costringendo persone a lasciare le loro abitazioni e minacciando la vita e il benessere dei civili. La presa di ostaggi e gli attacchi indiscriminati violano il diritto internazionale umanitario e devono cessare immediatamente”. Le organizzazioni umanitarie chiedono “un immediato cessate il fuoco” e sollecitano “tutti gli Stati a porre fine ai trasferimenti di armi che possono essere usate per commettere violazioni del diritto internazionale dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario”. “Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite deve adempiere alla sua responsabilità di mantenere la pace e la sicurezza a livello globale, adottando misure che fermino i trasferimenti al governo israeliano e ai gruppi armati palestinesi e che impediscano, subito e in maniera efficace, la fornitura di armi che rischiano di essere usate per compiere crimini secondo il diritto internazionale. Tutti gli Stati hanno l’obbligo di prevenire i crimini di atrocità e di promuovere il rispetto delle norme che proteggono i civili. È da tempo che la comunità internazionale deve tener fede a questi impegni”, concludono. Le organizzazioni firmatarie: Federation Handicap International – Humanity & Inclusion, War Child Alliance, Christian Aid, Norwegian People’s Aid, Médecins du Monde International Network, Mennonite Central Committee, Medico international, Oxfam, Center for Civilians in Conflict, Danish Refugee Council, Save the Children, Plan International, Norwegian Refugee Council, Diakonia, Amnesty International, American Friends Service Committee.

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