“Bisognerà trovare la maniera che le due cose si raccordino” – da un lato cura, diritti e dignità dei malati; dall’altro progetti di autonomia – perché “ne va della dignità della persona e del suo benessere totale, fisico e spirituale. Qualsiasi organizzazione si possa pensare, bisogna però mettere alla base questi principi”, altrimenti “fallisce”. Ad affermarlo è oggi il cardinale segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin, interpellato dai giornalisti sul disegno di legge governativo per l’autonomia differenziata, approvato ieri dal Senato e che ora passerà alla Camera per la seconda lettura, a margine della presentazione, nella Sala della Regina di Palazzo Montecitorio, del manifesto “Dignitas Curae” per la sanità del futuro, già sottoscritto da Papa Francesco e dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.