Globalizzazione: suor Smerilli (Santa Sede) a Sovrano Militare Ordine di Malta, “abbiamo bisogno di bussare ai governi o di metterci seduti a tavoli di lavoro”

foto SIR/Marco Calvarese

“C’è già collaborazione tra Dicastero e Ordine di Malta, ma ce ne potrebbe essere di più”, le parole di suor Alessandra Smerilli, segretaria del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale del Vaticano, intervenuta per parlare di “Globalizzazione e sviluppo umano integrale” alla conferenza degli ambasciatori del Sovrano Militare Ordine di Malta, in corso di svolgimento da questa mattina e fino al 26 gennaio alla Villa Magistrale di Roma. “Noi ogni giorno riceviamo persone che condividono i drammi che vivono nei loro Paesi nel mondo”, ha aggiunto suor Smerilli, sottolineando come le sfide siano nette e la frammentazione che sta caratterizzando la geopolitica internazionale necessiti di risposte coordinate. Proprio per questo motivo il Dicastero da lei rappresentato, guardando allo sviluppo umano integrale, tutto connesso come spiegato nella Laudato Sì di Papa Francesco, e critico nei confronti di posizioni che disprezzano il valore umano, ha impostato il lavoro in tre settori che aiutano a superare la separazione e rispondere alle problematiche in modo comune. “Ascolto e dialogo”, Ricerca e riflessione”, Elaborazione e restituzione”, questi i tre settori per i quali la segretaria del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale del Vaticano ha chiesto aiuto a chi, come il Sovrano Militare Ordine di Malta, può dare il proprio contributo sostanziale, soprattutto perché operante in luoghi dove si vivono le diverse crisi in atto. “Abbiamo bisogno di bussare ai governi o di metterci seduti a tavoli di lavoro”, ha dichiarato suor Smerilli invitata a spiegare il fenomeno delle migrazioni, “bisogna leggere il fenomeno in maniera più ampia per capire la situazione, evitando la paura e quindi la chiusura”.

foto SIR/Marco Calvarese

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