Mons. Giovanni Giudici: Casa Cambiagio onlus (Pavia), “grande contributo nel far conoscere l’opera di santa Benedetta”

Casa Benedetta Cambiagio onlus e la comunità pavese della Congregazione delle Suore Benedettine della Provvidenza “ricordano con affetto e stima il vescovo emerito di Pavia Giovanni Giudici, mancato il 18 gennaio” e del quale sono state celebrate oggi le esequie nella città lombarda. “Mons. Giudici era una persona colta, competente, vicina. Ha avuto intuizioni brillanti per la città di Pavia e ha sempre dimostrato un’attenzione speciale per Casa Cambiagio – spiega Giuseppe Gallotti, presidente di Casa Benedetta Cambiagio onlus dal 2008 al 2020 –. Durante il suo episcopato ha partecipato attivamente alle iniziative della Casa e ha offerto un grande contributo spirituale e culturale nel far conoscere l’opera di Santa Benedetta Cambiagio Frassinello in diocesi. Ha continuato a Pavia il percorso iniziato a Milano dal card. Carlo Maria Martini istituendo la ‘Tavola del dialogo’: il dialogo con i non credenti era per lui una priorità. Porto con me nel cuore anche le processioni fatte al mattino presto nei sabati di ottobre, dal Ponte Coperto a Santa Teresa. Un appuntamento diventato tradizione per molte persone, in preghiera con i primi bagliori del sole che sorgeva sul Ticino”.
Una vicinanza a Casa Cambiagio continuata anche da vescovo emerito, come ricorda Paolo Bresciani, presidente di Casa Cambiagio onlus dal 2021. “Ho incontrato mons. Giovanni Giudici nel 2008, in occasione della mia nomina a consigliere della onlus. Mi conosceva già perché ero stato nel consiglio dell’Associazione canonica della Casa del Giovane e sapeva che avevo una professione impegnativa. Pensando al mio nuovo incarico mi disse ‘quando si vuole fare del bene bisogna farlo bene’, un motto caro a santa Benedetta. Si è sempre interessato alla nostra attività, da Varese ci scriveva e ci ricordava nella preghiera”.
Suor Germana Marelli, madre generale della Congregazione delle Suore Benedettine della Provvidenza dal 2011 al 2023 e oggi superiora della comunità pavese, aggiunge: “Nel 2008 avevamo celebrato i 150 anni dalla morte di Benedetta, ci furono eventi nella diocesi di Genova e un importante convegno sull’educazione tenutosi nel 2009 a San Michele. Grazie a mons. Giudici si era creato un ponte tra Genova e Pavia. Ha dimostrato benevolenza verso la Casa, voleva renderla sempre più conosciuta e aperta alla città. Ricordiamo con gratitudine la sua vicinanza spirituale e umana nel 2012 per la morte della direttrice suor Valeria Montrasio, della quale ha celebrato i funerali a San Primo”.
La “Casa Benedetta Cambiagio” è nata nel 1826 a Pavia per intuizione di santa Benedetta Cambiagio Frassinello, come centro di accoglienza per bambine e giovani donne in situazione di abbandono, di maltrattamento o di emarginazione, “per educarle, crescerle, istruirle, prepararle alla vita con la ricchezza di valori umani e religiosi. Da quasi 200 anni accoglie giovani donne e le aiuta a costruirsi un futuro migliore”.

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