Papa Francesco: all’udienza generale, “la fede si esprime nel servizio, ognuno è chiamato alla santità della vita cristiana comune”

(Foto Vatican Media/SIR)

“È proprio della santità attrarre. Dio ci chiama per attrazione. Dio attrae e lei ha sentito questa grazia dell’attrazione divina”. Lo ha detto Papa Francesco stamani, durante l’udienza generale nell’Aula Paolo VI, riprendendo il ciclo di catechesi “La passione per l’evangelizzazione: lo zelo apostolico del credente” e incentrando la sua meditazione sul tema “Pregare e servire con gioia: Kateri Tekakwitha, prima santa nativa nordamericana”. “Sempre la fede si esprime nel servizio”, ha aggiunto.
Soffermandosi sulla vita di Kateri, ne ha ricordato il voto di verginità perpetua pronunciato il 25 marzo 1679, solennità dell’Annunciazione. “Questa sua scelta rivela un altro aspetto dello zelo apostolico: la dedizione totale al Signore. Certo, non tutti sono chiamati a fare lo stesso voto di Kateri; tuttavia, ogni cristiano è chiamato ogni giorno a impegnarsi con cuore indiviso nella vocazione e nella missione affidatagli da Dio, servendo Lui e il prossimo in spirito di carità”. Quindi, Francesco ha indicato la santa nordamericana come esempio: “La vita di Kateri è un’ulteriore testimonianza del fatto che lo zelo apostolico implica sia un’unione con Gesù, alimentata dalla preghiera e dai Sacramenti, sia il desiderio di diffondere la bellezza del messaggio cristiano attraverso la fedeltà alla propria vocazione particolare”. “Anche noi, dunque, traendo forza dal Signore, come ha fatto Santa Kateri Tekakwitha – ha concluso -, impariamo a compiere le azioni ordinarie in modo straordinario e così a crescere ogni giorno nella fede, nella carità e nella zelante testimonianza di Cristo. Ognuno di noi è chiamato alla santità, alla santità di tutti i giorni, alla santità della vita cristiana comune. Andiamo avanti su questa strada, il Signore non ci mancherà”.

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