Papa Francesco: all’Angelus, saluto ai giovani del Progetto “Tucum”, che da ieri hanno iniziato “una Via Lucis attraverso le stazioni ferroviarie italiane”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Saluto tutti voi, fedeli di Roma e pellegrini di diversi Paesi. In particolare saluto i nuovi seminaristi del Collegio Nord Americano ed auguro loro un buon cammino formativo; come pure saluto la comunità ‘de la Borriquita’ di Cadice, Spagna; saluto poi i polacchi, pensando anche alle donne e alle ragazze pellegrine al santuario di Nostra Signora a Piekary Śląskie”. Così ieri mattina Papa Francesco, dopo la recita dell’Angelus, ha citato nei saluti alcuni pellegrini riuniti a Piazza San Pietro.
Il Pontefice ha salutato, poi, i giovani del Progetto “Tucum”, che da ieri hanno iniziato “una Via Lucis attraverso le stazioni ferroviarie italiane, per incontrare le persone che vivono al margine e portare loro la speranza del Vangelo”.
“Per favore, non dimenticatevi di pregare per me”, si è congedato il Santo Padre. dopo aver augurato a tutti una buona domenica e un buon pranzo.

“Tucum”, si legge su Vatican news, è il nome di un anello di noce di cocco indossato originariamente dagli indios del Brasile in segno di fratellanza. Oggi è divenuto simbolo di lotta alla povertà e difesa degli ultimi. Ne è nato infatti un progetto che ha tra gli obiettivi: accompagnare le famiglie in difficoltà in modo più discreto e tempestivo, integrando e abbandonando la logica del pacco viveri; sostenere l’economia locale attraverso il lavoro delle piccole attività di quartiere; avviare iniziative di promozione umana in Italia e in Paesi in via di sviluppo. È quanto mette in atto la A.p.p. Acutis S.r.l., una impresa sociale che si ispira al giovane beato Carlo Acutis e nel 2021. È stata anche premiata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. In sostanza, Tucum è uno strumento che integra interventi di welfare sociale permettendo ai cittadini di aiutare e di lasciarsi aiutare in modo responsabile e dignitoso, creando dei veri e propri “quartieri sospesi”, a modello della pratica del cosiddetto “caffè sospeso”.
Con il viaggio in treno i giovani dal 18 ai 35 anni percorreranno oltre tremila chilometri in tutta l’Italia. Arrivata alla sua quinta edizione, la Via Lucis toccherà 9 città: dopo Napoli, Brindisi, Foggia, Assisi, Perugia, Bologna e Milano arriverà a Torino il 2 settembre. Giandonato Salvia ne è l’organizzatore nonché fondatore e presidente dell’associazione assieme al fratello Pierluca. Si tratta di intercettare il dramma della povertà materiale e spirituale e di mettere al centro anche momenti di preghiera, attività e laboratori dedicati ad un santo, la cui vita possa essere per i giovani partecipanti un alto esempio di carità e impegno.

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