Diocesi: Rossano-Cariati, l’effige di Maria Santissima Achiropita nei luoghi dell’allivione del 2015

Sono passati quasi 10 anni dalla terribile alluvione che colpì il territorio di Corigliano Rossano nell’estate del 2015. Un evento che, nonostante la sua furia distruttiva, non causò neanche una perdita in termine di vite umane. In quell’occasione gli occhi si sono levati più di una volta al cielo per ringraziare, ancora una volta, della protezione ricevuta grazie alla intercessione di Maria Santissima Achiropita. Per rendere grazie alla Madonna, per la prima volta nella storia, il busto argenteo che riproduce l’Odigitria “non dipinta da mano dell’uomo” è stato portato in quell’estate in processione fino al lungomare di S. Angelo, luogo particolarmente colpito dalla distruzione dell’alluvione. Ieri, domenica 20 agosto, l’effige di Maria Santissima Achiropita ha visitato nuovamente quei luoghi, transitando anche per le vie principali dello scalo di Rossano. Dopo l’evento del 2015 si era deciso, in segno di devozione e ringraziamento, di ripetere la processione ogni cinque anni, ma il Covid non lo ha permesso. Ora l’Unità pastorale del centro storico di Rossano ha inteso riprendere quel cammino e inserirlo quest’anno delle manifestazioni che rendono omaggio alla Achiropita nel mese di agosto. Il programma ha visto la partenza dell’effige dalla cattedrale. Scendendo per i tornanti della strada provinciale 177 si è giunti allo scalo per via Nestore Mazzei, per poi transitare dinanzi alle parrocchie della Santissima Trinità e Maria Madre della Chiesa. Si è proseguiti verso il mare per la parrocchia del Sacro Cruore fino a giungere nella piazza della Torre S. Angelo dove si è tenuta la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo di Rossano-Cariati, mons. Maurizio Aloise. Conclusa la messa si è ripreso il cammino che, passando per la 106 e dalla rotonda della Macchina armonica in contrada Frasso, ha toccato i luoghi della parrocchia di S. Teresa e quella di San Paolo, arrivando nel cuore dello scalo in via Manzoni davanti all’opera dei Padri Giuseppini del Murialdo ed infine il percorso ha ricondotto in cattedrale.

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