Ucraina: appello S.B. Shevchuk, “il dolore più profondo è la giustificazione cristiana della guerra, a partire dal Patriarca di Mosca Kirill”

Durante questo periodo, non si è sentita una parola contro la guerra né espressioni di solidarietà almeno con i propri fedeli ortodossi residenti in Ucraina, da parte dei vertici della Chiesa del Patriarcato di Mosca. Lo ha detto oggi Sua Beatitdine Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, intervenendo alla conferenza dell’Università Lumsa dedicata alla Russia e all’Ucraina. “Il dolore più profondo – ha detto l’arcivescovo maggiore dei greco-cattolici ucraini – è quello di sentire la giustificazione cristiana della guerra russa contro l’Ucraina, vale a dire il sostegno e la sintonia perfetta della Chiesa ortodossa russa con l’ideologia del “mondo russo”. A partire dal Patriarca di Mosca Kirill e fino ai propagandisti, ai sacerdoti ortodossi che metodicamente giustificano questi crimini, il messaggio cristiano viene strumentalizzato per le finalità ideologiche nazionaliste russe”.  “Si parla che questa guerra metafisica è una guerra contro il globalismo universale, soprattutto quello occidentale e americano”, ha ricordato Shevchuk. E si dice che “la Russia combatte in Ucraina una guerra santa contro i satanisti sacrileghi per proteggere il cristianesimo e i valori tradizionali”. “Demonizzare l’Ucraina e il mondo occidentale come infedeli senza Dio va di pari passo con la disinformazione al servizio del Cremlino secondo cui l’Occidente intende distruggere i valori tradizionali”. Il capo dei greco-cattolici ucraini incalza: “Durante tutto il periodo della guerra in Ucraina, da parte dei vertici della Chiesa del Patriarcato di Mosca non abbiamo, purtroppo, sentito nessuna parola contro la guerra, né abbiamo ascoltato espressioni di solidarietà almeno con i propri fedeli ortodossi residenti nel nostro paese; non abbiamo trovato nessun appello rivolto ai soldati russi ad astenersi dalle azioni crudeli nei confronti delle persone innocenti e a comportarsi umanamente con gli ostaggi, i feriti e la popolazione civile. Tutt’altro: abbiamo sentito la glorificazione dei crimini di guerra e della ideologia di violenza da parte dello stesso Patriarca Kirill”. Nel suo intervento, Sua Beatitudine ha anche ricordato che più di 1 300 eminenti teologi delle Chiese ortodosse di tutto il mondo hanno condannato l’ideologia del “mondo russo” come eresia del fondamentalismo religioso etnofiletico di natura totalitaria”.

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