Nomine: messaggio di congedo di mons. Sigismondi all’Azione Cattolica, “aiutare la famiglia grande e bella dell’Ac è stata la più consolante e disarmante sorpresa”

“In Presidenza nazionale ho avuto la grazia di frequentare una “scuola di libertà”, un “laboratorio di laicità” e, in particolare, una “palestra di sinodalità”, in cui mi sono allenato a “camminare insieme”, lasciandomi ammaestrare, senza rinunciare ad accompagnare e a guidare”. Lo scrive mons. Gualtiero Sigismondi, vescovo di Orvieto – Todi in un messaggio di congedo all’Azione  Cattolica Italiana, allo scadere dell’incarico di Assistente Ecclesiastico Generale dell’Ac. “Quando sono entrato per la prima volta nell’Aula Barelli del Consiglio nazionale di Ac – ricorda il vescovo – all’allora Presidente, prof. Matteo Truffelli, confidavo che come Assistente Generale non avevo la pretesa di portare il pastorale, ma custodivo l’attesa di lasciare all’anello episcopale il compito di ravvivare, secondo la felice espressione di Romano Guardini, il dono di ‘vivere la grazia più grande e più amaramente necessaria: poter amare la Chiesa’. Aiutare la ‘famiglia grande e bella’ dell’Ac a sentire cum Ecclesia, senza dissociare il radicamento personale della fede dalla sua presenza sociale, è stata la più consolante e disarmante sorpresa”.

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