Avvento: mons. Pennisi (assistente Confraternite), “in tutti noi c’è una aspirazione alla pace, alla gioia, alla giustizia, al perdono, alla salvezza”

“Attesa è avere fame e sete di felicità, rivolgere gli occhi e tendere le mani al Signore che viene. In tutti noi c’è una aspirazione alla pace, alla gioia, alla giustizia, al perdono, alla salvezza. Questi beni li possiamo avere non con le nostre sole forze, ma con l’aiuto della grazia di Dio”. Lo scrive mons. Michele Pennisi, assistente ecclesiastico della Confederazione delle Confraternite delle diocesi d’Italia, nel messaggio per l’Avvento. Un tempo – rileva il vescovo – che “è sempre un dono prezioso per noi credenti, che siamo chiamati a prepararci al Natale aprendo il nostro cuore ad accogliere il Signore che viene. Siamo invitati a fissare il nostro sguardo non su un incerto futuro sempre meno prevedibile e programmabile, ma su Gesù Cristo nell’attesa della sua venuta”. “La nostra storia – prosegue mons. Pennisi – non attende un futuro incerto che ci riempie di inquietudine, ma attende l’Avvento di Cristo che ci riempie di speranza, virtù che sostiene tutto il cammino della storia fino al suo compimento. La speranza cristiana ci impedisce di guardare alla storia in maniera fatalistica e ci aiuta a vivere il nostro impegno nel mondo con coraggio e con fiducia. Noi cristiani guardiamo al futuro senza timore, perché le radici della nostra speranza affondano nel cuore stesso di Dio”.
Il vescovo evidenzia poi che “la nostra non è solo attesa, ma anche memoria di uno che è già venuto nel mistero del Natale che ci apprestiamo a celebrare e certezza della presenza di Cristo che cammina con noi, al nostro fianco”. “Se il Signore viene”, osserva mons. Pennisi, “noi siamo chiamati ad andargli incontro con la nostra conversione, la nostra adesione alla buona notizia della sua grazia, le nostre opere di misericordia conseguenza dell’esperienza di questo amore gratuito e misericordioso”.

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