Arte: rassegna e premio “Città di Bozzolo” nella memoria di don Primo Mazzolari. “Ripensare lo spazio e il tempo”

Dal 3 dicembre all’11 febbraio 2024, la cittadina di Bozzolo (Mantova) proporrà la XVI edizione del “Premio Città di Bozzolo – X Biennale don Primo Mazzolari”, rassegna internazionale d’arte promossa dal Comune e dalla Fondazione Don Primo Mazzolari e sostenuta da enti e istituzioni nazionali e locali. La mostra, allestita nel Palazzo dei Principi (via Sergio Arini 2), verrà inaugurata il 2 dicembre alle 16 (Sala civica, piazza Europa 20). La proclamazione dei vincitori e la premiazione avverranno l’ultimo giorno di apertura, l’11 febbraio, alle ore 16.00. Il Premio Città di Bozzolo, spiega una nota, “è un premio d’arte ormai diventato patrimonio culturale della comunità; ideato da don Primo Mazzolari nel 1954, fu sostenuto dal Comune con cadenza annuale dal 1954, anno della prima edizione, al 1958, anno antecedente la morte del sacerdote. La rassegna è stata ripresa nel 2003, con il duplice obiettivo di recuperare la tradizione artistica della città di Bozzolo e di tener viva la memoria dell’opera del fondatore, don Primo Mazzolari, ed è stata riproposta con cadenza biennale fino al 2019, mentre l’edizione prevista per il 2021 non si è potuta realizzare a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19”. Per il 2023, il Comune di Bozzolo, “consapevole dell’importanza dell’iniziativa sia per gli aspetti culturali che per le ricadute sociali ed economiche, ha inteso riprendere l’organizzazione del Premio Bozzolo, confermando la cadenza biennale”.
L’edizione di quest’anno, a cura di Matteo Galbiati, curatore anche del catalogo, propone opere d’arte “frutto della ricerca artistica contemporanea, permeate di tensione sociale e spirituale ed espresse anche con le tecniche più innovative che gli artisti stanno sperimentando in questi primi due decenni del XXI secolo”. Il tema di questa edizione è “Ripensare lo spazio e il tempo” e prende spunto dal pensiero mazzolariano sull’uomo “quale attore di progetti e azioni nel quotidiano, ma proiettato nella storia, le cui scelte e i cui gesti condizionano il tempo e lo spazio nel presente e nel futuro”.

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