Consiglio europeo: nessuna novità dalla seconda giornata. Richiamo su razzismo e antisemitismo

Il Consiglio europeo di Bruxelles chiude la seconda giornata senza particolari novità. Qualche passo avanti ieri sull’allargamento (in particolare per Ucraina e Moldavia), una apertura di credito verso la Bosnia-Erzegovina; rimandate le riforme e anche il Quadro finanziario pluriennale. Nessuna novità sul Patto di stabilità. Il documento finale recita: “il Consiglio europeo ha tenuto una discussione strategica sulla migrazione e ha preso atto della recente lettera della presidente della Commissione europea”. L’Unione europea “continuerà a perseguire un approccio globale alla migrazione che combini il rafforzamento dell’azione esterna, partenariati globali reciprocamente vantaggiosi con i Paesi di origine e di transito, una risposta alle cause profonde della migrazione, opportunità di migrazione legale, una protezione più efficace delle frontiere esterne dell’Ue, una lotta risoluta contro criminalità organizzata, traffico e tratta di esseri umani e strumentalizzazione della migrazione come minaccia ibrida, nonché l’intensificazione dei rimpatri”. Dunque nessuna novità in questo importante settore.
Un paragrafo è poi dedicato all’antisemitismo e del razzismo. “Seriamente preoccupato per i recenti allarmanti incidenti, il Consiglio europeo ribadisce che condanna con la massima fermezza tutte le forme di antisemitismo e odio, intolleranza, razzismo e xenofobia, compreso l’odio anti-islamico. Ricorda in tale contesto il piano d’azione dell’Unione europea contro il razzismo e la strategia europea sulla lotta contro l’antisemitismo e il sostegno alla vita ebraica, la cui rapida attuazione è essenziale per la sicurezza delle comunità ebraiche”.
Infine: “A seguito della riunione informale svoltasi a Granada e delle successive consultazioni, e tenendo conto degli obiettivi a lungo termine di rendere l’Unione più forte e pronta ad accogliere nuovi membri, il Consiglio europeo proseguirà i lavori sulla nuova agenda strategica, destinata a definire le priorità dell’Unione e le modalità per conseguirle nei prossimi anni e a fornire orientamenti all’Unione durante il prossimo ciclo istituzionale. Adotterà la prossima agenda strategica entro l’estate 2024”.

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