Papa Francesco: a Ispettorato Vaticano, “prendersi cura delle persone, la persona al centro, sempre”. Ricorda “coloro che hanno dato la vita in servizio”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Prendersi cura delle persone, tutelando la dignità e l’incolumità di ciascuno”. È questa, secondo il Papa, la “motivazione fondamentale” del lavoro svolto dai dirigenti e dal personale dell’Ispettorato di Pubblica Sicurezza presso il Vaticano, ricevuto oggi in udienza. “Questo è tanto prezioso”, il commento di Francesco, che ha aggiunto a braccio: “La persona al centro, sempre! Forse qualcuno viene con richieste, a volte con problemi ed esigenze che non sono giuste: grazie della vostra pazienza nel trattare le persone, così ci tratta Dio”. Poi il riferimento alla liturgia di ieri, Festa della Presentazione del Signore al tempio, detta anche “festa dell’incontro”: “Il Vangelo narra l’incontro di Maria e Giuseppe, giovani sposi appena diventati genitori, con due anziani, Simeone e Anna. Generazioni e storie diverse si incontrano, e al centro c’è Gesù”. “Viene da pensare che voi, con il vostro lavoro, permettete che anche qui accadano tanti incontri dove il Signore è al centro”, il paragone scelto dal Papa: “Nel tempio di Gerusalemme egli venne accolto. Il vostro servizio consente che Gesù sia ancora accolto da tanta gente. San Giuseppe e la Madonna, che lo hanno introdotto nel tempio, veglino su di voi e vi custodiscano. A loro affido le speranze e le preoccupazioni che portate nel cuore”. “Non vorrei finire senza un ricordo a coloro di voi che hanno dato la vita in servizio, anche in questa pandemia”, ha aggiunto a braccio Francesco: “grazie per la testimonianza. Se ne sono andati sul lavoro, se ne sono andati in silenzio, ma che non rimangano mai in silenzio nel nostro cuore, il ricordo avvenga sempre con gratitudine”. “Vi vorrei salutare in piedi tutti, ma questo ginocchio non me lo permette sempre”, il congedo ancora a braccio dalle forze di polizia: “Vi chiedo di non offendervi se io ad un certo punto devo salutarvi seduto”. Infine Francesco ha menzionato il libro sulla Statio Orbis del 20 marzo scorso, pubblicato dal Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, annunciando che ne avrebbe distribuito una copia omaggio ai presenti.

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