Coronavirus Covid-19: Cauda (Gemelli), “bene l’antivirale molnupiravir ma la principale barriera contro Sars-Cov-2 rimane il vaccino”

Foto Calvarese/SIR

Da oggi la Struttura commissariale guidata dal generale Francesco Paolo Figliuolo distribuirà alle Regioni il farmaco antivirale molnupiravir di Merck, il primo disponibile nel nostro Paese. “È certamente una buona notizia”, afferma in un’intervista al Sir Roberto Cauda, ordinario di malattie infettive all’Università Cattolica e direttore dell’Unità di malattie infettive al Policlinico Agostino Gemelli Irccs di Roma, da qualche settimana anche consulente dell’Ema. “Somministrato a pazienti a rischio per via orale, quindi a domicilio, entro cinque giorni dall’insorgenza dei sintomi – spiega l’esperto -, molnupiravir riduce il rischio di ospedalizzazione e di forme gravi perché controlla la fase viremica dell’infezione. Insieme ai monoclonali, gli antivirali – è in arrivo anche il paxlovid di Pfizer, e ne seguiranno altri – costituiscono indubbiamente un’importante risorsa ma l’impatto concreto sulla vita reale dipenderà dalla quantità che le aziende riusciranno a mettere a disposizione, non solo in Italia ma nei diversi paesi del mondo”. Tuttavia, conclude Cauda, “la principale barriera contro il Covid-19 rimane il vaccino”.

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