Scuola: Cism, domani a Roma due petizioni al governo per “patti educativi di comunità” tra istituti statali e paritari

“Siamo in una situazione assurda: non ci sono spazi, manca l’organico, i trasporti sono nel caos, le famiglie con figli disabili non sanno cosa fare e il Governo non valorizza le scuole paritarie che continuano ad offrire la propria disponibilità perché nessuno resti escluso”. A dichiararlo è padre Luigi Gaetani, presidente della Conferenza italiana superiori maggiori (Cism), in una nota all’indomani dell’inizio della scuola per gli otto milioni di studenti italiani. Il religioso, in particolare denuncia “la chiusura delle scuole paritarie in maggiori difficoltà economiche” e il fatto che “migliaia e migliaia di studenti non trovano posto nelle scuole statali per carenza di aule non sufficienti per assicurare il distanziamento”. Nel frattempo, “coloro che continuano ad essere abbandonate dalla politica e sono deprivate di un’opzione scolastica, di cui hanno un costituzionale diritto, sono sempre le famiglie, i veri poveri, gli anelli deboli di questa nostra catena di sopravvivenza”. Di qui la richiesta al Governo di “rendere il sistema scolastico autonomo e libero!”, a 20 anni dalla legge sulla parità scolastica, sulla base della quale “è doveroso per lo Stato italiano “garantire il diritto di apprendere di tutti gli studenti cessando l’attuale discriminazione economica; puntare sui docenti e la loro selezione sanando anni di precariato e di discriminazione professionale; spendere meglio i danari pubblici come studi scientifici depositati dimostrano ampiamente”. “Autonomia, parità e libertà di scelta educativa” è la soluzione che il Covid presenta come urgente e necessaria, sostiene padre Gaetani: “Dopo la ampia trasversalità politica che si è registrata intorno a queste soluzioni, ora tocca al Governo agire”, avviando “un processo virtuoso fra scuole pubbliche statali e pubbliche paritarie, fra statale e privato come avviene in tutta Europa”. Domani, a Roma, presso la sede del Miur (Viale Trastevere, 76/a), la Cism consegnerà ufficialmente al Governo due petizioni lanciate dai promotori della maratona per la famiglia e per la scuola, per promuovere “patti educativi di comunità” tra scuole statali e paritarie, “dove alle famiglie sia assicurata la possibilità di scegliere la scuola paritaria ritenuta più sicura per il figlio, senza dover pagare rette aggiuntive, attraverso una quota capitaria, che abbia come tetto massimo il costo medio studente o il costo standard di sostenibilità per allievo”.

 

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