Tutela ambientale: Protezione civile, protocollo con il Conaf per proteggere il territorio rurale

È stato sottoscritto ieri a Roma il protocollo d’intesa tra il Dipartimento della Protezione civile e il Consiglio degli Ordini nazionali dei dottori agronomi e dottori forestali (Conaf), al fine di incentivare la cooperazione nel campo della previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi naturali e rafforzare la collaborazione, sia in emergenza sia in ordinario, grazie a professionalità qualificate e costantemente aggiornate.
“L’Italia – spiega una nota del Dipartimento della Protezione civile – è un Paese costituito da vaste aree a carattere agricolo e boschivo scarsamente urbanizzate, un complesso rurale unico, assai diversificato a seconda delle aree geografiche e sociali, per proteggerlo è necessaria, quindi, una conoscenza specifica, che sappia coniugare le peculiarità del territorio alle fasi di previsione e prevenzione, di gestione e superamento delle emergenze. Negli anni abbiamo visto come queste caratteristiche peculiari non debbano essere sottovalutate, dalla bassa densità insediativa alla difficoltà di raggiungimento di allevamenti zootecnici ed abitazioni che spesso non facilitano l’urgenza dell’intervento in caso di emergenza”.
Nasce da questa riflessione il protocollo d’intesa, siglato da Sabrina Diamanti, presidente del Conaf, e Angelo Borrelli, capo del Dipartimento, un documento che rinnova, aggiorna e rafforza quello stipulato nel gennaio 2014, continuando così a promuovere i rapporti di reciproca collaborazione tra i due organismi, in particolare per gli aspetti di formazione.
“I dottori agronomi e forestali conoscono le aree interne del Paese e le percorrono per lavoro ogni giorno: ecco perché sappiamo di poter dare un grosso aiuto al Dipartimento nell’opera di tutela del nostro Paese. Con questo accordo – dichiara Diamanti – desideriamo accrescere la cultura di protezione civile con l’organizzazione congiunta di convegni, con la formazione e con iniziative informative ed editoriali. In questo modo, dottori agronomi e dottori forestali potranno rappresentare per il Paese una rete nazionale di monitoraggio e prevenzione del rischio in ambito territoriale. Una rete che si pone a supporto del Dipartimento, rapidamente disponibile in caso di emergenza e capace di svolgere specifiche attività di ripristino di condizioni ambientali, nel rispetto delle competenze professionali”.
“La diffusione della cultura di protezione civile è la nostra sfida più grande – afferma Borrelli – e per questo è fondamentale il coinvolgimento di tutti, soprattutto di chi può, con la sua esperienza, permettere al Sistema di protezione civile di rispondere con maggiore efficacia alle necessità delle comunità colpite da calamità e alla tutela del territorio. La capillare presenza nel nostro Paese di agronomi e forestali, può essere, inoltre, di grande supporto per le attività di informazione e riduzione del rischio”.

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