Federico Fellini: Corrado (Cei), “maestro” nel “gioco di svelamento e riappropriazione”

Guardare al passato per fare memoria, capire meglio il presente e allargare lo sguardo sul domani. È questo l’obiettivo de “Il cinema di Federico Fellini. Una lettura pastorale tra passato e presente”, l’ebook curato dalla Commissione nazionale valutazione film (Cnvf) della Conferenza episcopale italiana, in occasione del centenario della nascita del grande regista riminese. La pubblicazione, navigabile attraverso i segnalibro di Acrobat, raccoglie le schede pastorali del Centro cattolico cinematografico (struttura a partire dalla quale nel corso dei decenni si è giunti alla Cnvf) che hanno accompagnato le uscite dei film di Fellini e le rilegge per rilanciare l’invito a salvaguardare la memoria culturale. Un “maestro” nel “gioco di svelamento e riappropriazione”. Così Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio nazionale della Cei per le comunicazioni sociali (Ucs), definiece Federico Fellini, il cui cinema “è intriso di ricordi, radici, appartenenza”. Per Corrado, “il suo sguardo è ancora attuale, nella lettura e interpretazione del tempo”: “Al di là della ricezione non sempre accomodante nella cornice socioculturale o religiosa, Fellini si è dimostrato persino ‘profetico’, cogliendo le pieghe problematiche della società italiana sulla rampa di lancio del boom economico negli anni Sessanta, pronta a perdersi poi anche nell’esplosione dei media di massa”, dove “la Tv e il suo linguaggio diretto, vorticoso, appaiono voraci, fagocitanti”. Nell’anno del centenario, secondo il direttore dell’Ucs, “la figura e la poetica di Federico Fellini diventano invito a salvaguardare la memoria culturale” e “ricordano l’importanza del cinema come prezioso spazio di confronto, conoscenza e di crescita, per allargare il campo di visione del presente, l’orizzonte del nostro sguardo sul domani”.

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