Peppino Impastato: don Ciotti (Libera), “il tuo sogno non si è interrotto, continua nell’impegno e nella responsabilità di ciascuno di noi”

“Peppino è per tanti, soprattutto giovani, simbolo di un impegno contro le mafie, la corruzione, le ingiustizie. Simbolo senza confini, vista la dimensione nazionale e internazionale assunta ormai dal crimine organizzato. La sua è però una memoria esigente, che non può fermarsi ai discorsi e alle celebrazioni retoriche. Tanto più che una delle grandi intuizioni di Impastato è stata usare l’arma della satira contro la mafia e contro la politica che con la mafia faceva e fa affari”. Lo ha dichiarato oggi Luigi Ciotti, presidente di Libera, in occasione del 42° anniversario dell’uccisione del giornalista e attivista Peppino Impastato, per mano della mafia. “Una scelta dirompente, all’epoca, nata da chi il codice di valori mafioso lo conosceva molto bene, dall’interno, e sapeva che ai cosiddetti ‘uomini d’onore’ la denuncia di violenze e malefatte fa spesso il solletico, mentre la messa alla berlina dei loro atteggiamenti, delle loro manie di grandezza, del loro prendersi molto sul serio suona come il peggiore degli affronti”, ha precisato don Ciotti.
Allora “grazie di cuore, Peppino! Grazie per quello che hai fatto e che ci hai lasciato. Lo riconosco ogni giorno, il valore della tua eredità. Negli sguardi irrequieti di tanti giovani, nella loro passione e nel loro impegno”.
Il nome “Impastato” significa, ha evidenziato il presidente di Libera, “per loro molte cose: giustizia, bellezza, sogno. Ma soprattutto quella parola che le riunisce tutte: libertà. Libertà dal conformismo e dalla rassegnazione, libertà dai compromessi complici delle mafie”.
Don Ciotti conclude: “Anima libera, sei vissuto per gli altri, Peppino. E chi vive per gli altri, vive negli altri. Il tuo sogno non si è interrotto: continua nell’impegno e nella responsabilità di ciascuno di noi”.

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