Coronavirus Covid-19: promotori di #Giustaitalia, condivide preoccupazioni su conseguenze sociali pandemia con ministri Provenzano e De Micheli

Ampia condivisione delle preoccupazioni espresse sui rischi connessi alle conseguenze economiche e sociali della pandemia Covid-19, soprattutto per quanto riguarda l’ingerenza delle mafie. E significative convergenze sulle proposte relative ai diritti sociali, le regole degli appalti e la gestione degli aiuti alle imprese. E in attesa che dalle parole si passi, coerentemente, ai fatti. È questo, in sintesi, il bilancio degli incontri avuti ieri, in due videoconferenze, da una delegazione dei promotori del Patto per la ripartenza “GiustaItalia” con il ministro del Sud e della Coesione territoriale, Giuseppe Provenzano, e la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli.
Durante l’incontro con il ministro Provenzano, sono stati affrontati i temi relativi alle forti criticità economiche e sociali causate da coronavirus, in particolare nel Mezzogiorno, e alla necessità di impedire che ad approfittarne, attraverso il riciclaggio di capitali illeciti e l’usura siano le mafie. Casa e appalti, invece, sono stati al centro dell’incontro con la ministra della Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli.
“Abbiamo apprezzato la sincerità e la concretezza con cui sia il ministro Provenzano che la ministra De Micheli hanno affrontato le nostre proposte – affermano i promotori del Patto – e il clima positivo degli incontri. Ma abbiamo chiesto ai due rappresentanti del governo, impegnati a raggiungere risultati che condividiamo, di rappresentare l’urgenza delle risposte sollecitate con il nostro manifesto, condiviso da associazioni, rappresentanti degli enti locali, organizzazioni sindacali. Le misure sociali previste, come quelle sull’estensione del reddito di cittadinanza, sul reddito di emergenza e sul diritto alla casa, dal fondo per gli affitti alle rateizzazioni dei canoni, hanno bisogno di risorse adeguate alla drammaticità della situazione, mentre sul versante delle norme, l’art. 5 della legge Renzi-Lupi va abrogato. E sul versante degli appalti va affermata la cultura delle regole, contrastando quella delle deroghe”.
“È decisivo – aggiungono i promotori di GiustaItalia – come abbiamo ribadito ai ministri Provenzano e De Micheli, trovando su questo una sostanziale condivisione, che l’accesso delle imprese alle risorse finanziarie sia reso effettivo in tempi rapidi, introducendo meccanismi, come l’esclusione quelle responsabili di reati gravi, il conto corrente dedicato e il codice univoco, che garantiscano corretto utilizzo e tracciabilità. È quello che chiediamo con i nostri emendamenti al decreto Liquidità, sottoscritti da diversi parlamentari delle forze politiche di maggioranza”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia