Festa dell’Europa: messaggio presidenti Von der Leyen, Sassoli, Michel. “Per uscire dalla crisi servono nuove idee e di nuovi strumenti”

Un'immagine di Robert Schuman

“L’Europa ha agito con coraggio per garantire il funzionamento del mercato unico, rendendo possibile la consegna di forniture mediche a medici e infermieri che ne avevano bisogno, l’arrivo di ventilatori dove potevano salvare vite umane, nonché la fornitura di prodotti alimentari e altre merci essenziali affinché gli europei li potessero trovare nei negozi”. Lo si legge nel messaggio congiunto diffuso per la Festa dell’Europa firmato dai tre presidenti Ue: Ursula von der Leyen (Commissione), David Sassoli (Europarlamento), Charles Michel (Consiglio europeo). “Abbiamo preso decisioni senza precedenti per garantire che i governi nazionali avessero la capacità di bilancio necessaria per affrontare immediatamente la crisi. Abbiamo trasformato il Meccanismo europeo di stabilità in uno strumento di lotta al Covid-19. Abbiamo messo a disposizione 100 miliardi di euro per salvare posti di lavoro, sostenendo i regimi nazionali di riduzione dell’orario lavorativo. La Banca centrale europea ha fornito un sostegno senza precedenti per garantire la continuità del credito a privati e imprese”. Aggiungono: “Dobbiamo tuttavia fare molto di più. Mentre i nostri Stati membri stanno cominciando ad allentare gradualmente le misure di blocco e le restrizioni, la priorità assoluta deve rimanere quella di salvare vite umane e di proteggere le persone più vulnerabili nelle nostre società. Dobbiamo continuare a fare tutto il possibile per sostenere la ricerca su un vaccino contro il coronavirus”.
“Il successo della Conferenza dei donatori per la risposta globale al coronavirus, tenutasi il 4 maggio scorso, che ha raccolto 7,4 miliardi di euro e ha riunito le organizzazioni sanitarie mondiali affinché collaborino nella ricerca su vaccini, terapie e strumenti diagnostici, dimostra che il mondo è in grado di allearsi rapidamente per far fronte a una causa comune. Dobbiamo sostenere questa mobilitazione e far sì che il mondo rimanga unito di fronte al coronavirus. L’Europa può svolgere un ruolo decisivo a tal fine”. Allo stesso tempo, tutti gli Stati membri “devono poter disporre del margine di bilancio necessario per affrontare l’emergenza medica in corso. E dobbiamo prepararci per la ripresa. Dopo aver temuto per la loro vita, molti europei temono ora per il loro lavoro. Dobbiamo riavviare il motore dell’economia europea. Ricordiamoci dello spirito di Robert Schuman e dei suoi omologhi: inventivo, audace, pragmatico. Hanno dimostrato che per superare i momenti di crisi occorre pensare la politica in modo nuovo e rompere con il passato. Dobbiamo fare così anche noi e riconoscere che per sostenere la ripresa ci sarà bisogno di nuove idee e di nuovi strumenti, e ammettere che l’Europa che uscirà da questa crisi non potrà più essere e non sarà la stessa”.

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