Parole O_stili: oggi il panel su “La comunicazione della Chiesa ai tempi del Covid-19” con Magatti, Tarquinio e i sacerdoti Ravagnani e Pirri

“Noi viviamo nell’epoca dei tre soli: ‘scienza’ a cui guardiamo e che è in grado di dirci tante cose, ‘politica’ che organizza la nostra vita, ci fa arrivare le mascherine, ma non è più in grado di indicarci il futuro, ‘religione’ che parla senza pretesa di indicare alla scienza cosa deve fare, ma rappresenta il piano della domanda del mistero e della ricerca. La scienza è stata all’inizio la salvezza ma poi ha manifestato i suoi limiti e non è un caso che la religione è intervenuta esprimendosi nel suo punto più alto, che è Papa Francesco”. Lo ha affermato oggi il sociologo ed economista Mauro Magatti, intervenendo al panel “La comunicazione della Chiesa ai tempi del Covid-19″, nell’ambito del 4° Festival della comunicazione non ostile in corso da ieri on line.
Marco Tarquinio, direttore di Avvenire, ha evidenziato che “è aumentata la richiesta di informazioni di qualità in mezzo alle tante chiacchiere. Nella Fase 1 noi abbiamo scelto due parole: unità di fronte alla scena che ci stava davanti e prudenza. Nella fase due invece coraggio e saggezza”. E ha aggiunto: “Abbiamo visto un’informazione isterica che parlava di strage, di incubo e noi abbiamo cercato di stare vicino alla gente. Siamo convinti sia possibile un umanesimo concreto. Siamo sempre a cercare formule astratte per descrivere le cose, ma Papa Francesco ha saputo trovare tempi e modi per scandire il tempo per le relazioni e ci ha messo in condizione di parlare anche dei momenti più bassi delle persone. Un esempio per tutti: abbiamo visto medici, che non pregavano da anni, benedire i morti”.
Al panel anche due esperienze. Don Alberto Ravagnani (sacerdote di Busto Arsizio) ha raccontato: “Per rimanere in contatto con i miei fedeli ho realizzato video con consigli spirituali, traducendo quello che avrei detto loro spiritualmente, in digitale. Ho anche aperto un canale YT, una scelta dettata dalla contingenza e mi sono accorto che i video mi aiutano a parlare con i miei ragazzi. La Chiesa ha ancora tanto da dire, dobbiamo solo trovare nuovi linguaggi. Stiamo aiutando la gente a considerare la trascendenza nella contingenza della propria vita. La chiesa sta lì come un faro”. Don Dino Pirri (parroco di San Benedetto del Tronto) ha detto: “Ho cercato di stare vicino alle persone con il telefono, facendo un podcast feriale e uno domenicale e mi sono anche lasciato interrogare dalle persone che ho incontrato sui social, credenti e non. È stato importante rimettere i cristiani al centro insieme alle loro case. Prima ci eravamo atrofizzati nelle riunioni e nelle liturgie, ora siamo la chiesa della comunicazione e non dei comunicati. Proviamo a fare i pellegrini digitali in questo tempo strano”.

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