Festa dell’Europa: card. Hollerich (Comece) a Schengen. “Si torni agli ideali dei padri fondatori. Affrontare la crisi con la solidarietà”

“Sono qui a Schengen, la piccola cittadina in Lussemburgo, al confine con la Francia e la Germania, dove il Trattato di Schengen è stato firmato. E nel Giorno dell’Europa lancio un appello perché si torni agli ideali dei padri fondatori che diedero avvio all’intero processo di integrazione europea”. Il card. Jean-Claude Hollerich, arcivescovo di Lussemburgo e presidente della Commissione degli episcopati dell’Unione europea (Comece), si è recato oggi a Schengen, cittadina lussemburghese dove nel 1985 fu firmato l’Accordo che regola l’apertura delle frontiere tra i Paesi europei. Hollerich ha tenuto un discorso e poi rivolto una preghiera, lanciando un messaggio di pace e solidarietà. Non poteva mancare un riferimento alla storia dell’integrazione comunitaria nel 70° anniversario della Dichiarazione Schuman e alle sfide attuali cui l’Ue deve far fronte. “È tempo ora, in questa pandemia, di lavorare insieme, mostrare solidarietà, di esserci per tutti coloro che hanno bisogno, di aprire di nuovo i confini e ottenere una risposta non solo alla malattia che ora dilaga, ma anche per le conseguenze economiche, una risposta basata sulla solidarietà”. Il porporato ha aggiunto: “L’Europa, se è fedele ai suoi ideali, non può dimenticare i poveri, le persone nel bisogno, i rifugiati e tutti coloro che soffrono. Trasformiamo questa crisi in una festa di solidarietà”. Infine: “Noi dobbiamo affrontare la crisi come cristiani, come credenti, come donne e uomini di speranza, come donne e uomini che vivono pienamente la solidarietà fondata sul Vangelo”.

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