Coronavirus Covid-19: Roma, “interventi delle istituzioni Ue per l’emergenza”. Digital conference di Parlamento e Commissione Ue in Italia

“L’Unione europea non è il problema ma la soluzione” in questa enorme crisi. “È chiaro che ci troviamo a un appuntamento con la storia, a un bivio” ed è necessario che gli europei abbiano la percezione che la solidarietà è viva, altrimenti “i populisti e i nazionalisti ne approfitteranno”. Carlo Corazza, responsabile del Parlamento europeo in Italia, ha posto la sfida europea come cornice del suo intervento alla “digital conference” in corso oggi su “gli interventi delle istituzioni Ue per l’emergenza coronavirus”. Scopo di questo appuntamento virtuale è illustrare in dettaglio che cosa le istituzioni europee stiano mettendo in campo per contrastare la crisi scatenata dal Covid-19 e quali i benefici per cittadini, enti ed imprese. Vito Borrelli, capo pro tempore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, ha illustrato i tre grandi ambiti (sanità, economia e ricerca) in cui si è dipanata in queste settimane l’azione dell’Europa. In ambito sanitario, le mosse principali sono state fatte per creare il coordinamento quotidiano tra i ministri della salute, organizzare una procedura di appalto congiunto per garantire attrezzature mediche in Europa, definire le norme dei corridoi verdi a garanzia del fluire delle merci e degli approvvigionamenti, nonostante la chiusura di numerose frontiere. Nel settore della ricerca cospicuo il sostegno economico a laboratori di ricerca sui vaccini, start-up e progetti legati allo studio, cura e contrasto del Covid-19, ma anche dall’Ue è stato dato aiuto nella definizione di piattaforme per la ricerca comune.
E poi c’è il settore economico: dai 1100 miliari di euro ora messi in campo dalla Banca centrale europea, ai passi della Commissione che in un primo tempo ha lanciato il “Crii”, piano di investimenti per la risposta al coronavirus, con l’utilizzo dei fondi strutturali senza condizioni, poi ha sospeso il patto di stabilità e quindi, ha proposto il meccanismo “Sure” annunciato da Ursula von der Leyen per assistere gli Stati nelle casse integrazione nazionali, meccanismo che deve ancora compiere il suo iter per giungere all’approvazione e quindi la sua attivazione. “Adesso l’azione è robusta”, ha commentato Corazza. “Alcuni Paesi hanno strategie meno aggressive, altri più aggressive, alcuni Paesi addirittura hanno invocato pieni poteri per la gestione della crisi”, ha aggiunto al termine del suo intervento Borrelli. “L’Ue si sta attivando per attirare l’attenzione sul pericolo della deriva autoritaria”, ha quindi reso noto. “Il tema dello stato di diritto è importante ed è sotto osservazione”.

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