Coronavirus Covid-19: mons. Nerbini (Prato), a malati e anziani “non siete soli, fidatevi del Signore”

“Non siete soli, fidatevi del Signore”. Lo scrive il vescovo di Prato, mons. Giovanni Nerbini, in un messaggio ad anziani e malati, in vista della Settimana Santa. In questo momento difficile “le pesanti limitazioni, imposteci dalla pandemia provocata dal coronavirus, rendono ancora più gravosa la vostra condizione privandovi spesso dei già ridotti contatti umani necessari ed accrescendo non poco i disagi. Quello che spesso rappresentava in molti casi l’unico elemento di consolazione e di conforto, cioè la visita del parroco o del ministro straordinario della comunione con i sacramenti della Riconciliazione e della SS. Eucarestia, è venuto a mancare non per pigrizia e neanche per paura dei sacerdoti i quali avrebbero desiderato continuare il loro servizio abituale presso le vostre case (non pochi avevano deciso di continuare anche la benedizione delle famiglie), ma a causa del pressante appello prima, e del divieto assoluto da parte dell’autorità civile poi, a muoversi e frequentare le case delle persone più fragili o malate onde evitare contagi che potevano rivelarsi fatali”.
Invitando a seguire in tv le “molte offerte che vi aiuteranno a sentirvi uniti a tutta la Chiesa universale partecipi del mistero pasquale di Cristo e Lui presente nella vostra vita e nelle vostre prove”, il presule esorta così anziani e malati: “Fidatevi di Lui ed a Lui affidatevi”.
Mons. Nerbini conclude il messaggio ricordando un pellegrinaggio fatto in Polonia qualche anno fa: “Ho avuto modo di visitare la cella dove il card. Wyszynski, arcivescovo di Varsavia, fu segregato dal partito comunista polacco dal 1953 al 1956. Sull’intonaco della parete della stanza c’erano scalfite delle piccole croci. Si legge nel suo diario: ‘Oggi ho fatto la Via Crucis, scrivendo con una matita i nomi delle stazioni della Passione del Signore sul muro e segnandole con una croce’. Pensate a che modo semplice, povero, artigianale di pregare, ma certamente straordinario e di grande intensità che Dio avrà accolto ed ascoltato forse più di preghiere rivoltegli in condizioni molto più favorevoli”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa