Coronavirus Covid-19: Mcl su Dcpm Fase 2, “non si tratta di difendere gli interessi di un gruppo, ma di promuovere rispetto dei diritti di tutti”

“La libertà di culto sta alla base dei diritti umani e minacciarla, se non infrangerla, comporta ripercussioni gravissime sul nostro regime democratico”. Lo scrive in un comunicato il Movimento cristiano lavoratori (Mcl), che fa propria la posizione dei vescovi italiani dopo il Dpcm illustrato ieri dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “Non si tratta – prosegue il comunicato – di difendere gli interessi di un gruppo di persone, ma di promuovere il rispetto dei diritti e delle libertà di tutti”. Inoltre, come espresso nella nota della Cei, “la partecipazione ai sacramenti non è né un orpello né, tantomeno, uno sfizio, ma è essenziale nel cammino vita del cristiano ed è alimento vero di tutte le sue opere”. “Il Movimento cristiano lavoratori – conclude il testo – chiede al presidente del Consiglio e al Governo di prendere le misure necessarie affinché, nel rispetto delle norme di sicurezza, sia al più presto ristabilita la libertà di culto, perché, assieme alla vita del popolo cristiano, ci sono in gioco la libertà e la democrazia nel nostro Paese”.

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