Pontificia Accademia vita: con nuove nomine i membri arrivano a 163. Mons. Paglia, “rinnovamento nella logica dell’allargamento e dell’approfondimento”

In vista della prossima assemblea della Pontificia Accademia per la vita (26-28 febbraio 2020), dedicata al tema dell’intelligenza artificiale, la Pav rende nota la composizione aggiornata del gruppo degli accademici, suddivisi in ordinari, onorari, corrispondenti, giovani, ricordando che la nomina degli ordinari e degli onorari è riservata al Papa; al Consiglio direttivo dell’Accademia spetta la nomina degli altri, per la durata di un quinquennio rinnovabile per altre due volte (art. 5 dello Statuto). Nel 2020, si legge tra l’altro in una nota, sono stati nominati: corrispondenti, Roberto Andorno, professore associato presso la Facoltà di giurisprudenza dell’Università di Zurigo e Research Fellow presso l’Istituto universitario di etica biomedica e storia medica; nella categoria giovani Michael Wee, Education and Research Officer, The Anscombe Bioethics Centre, Associate Member, University of Oxford (Gran Bretagna); MaryKatherine A. Brueck, Department of Philosophy, Georgetown University (Usa); Sara Dolcetti, Head of Business Development, Oncology Spearhead partnerships and acquisitions for Philips for its oncology and genomics business (Usa). Il presidente della Pav, mons. Vincenzo Paglia, ha conferito a Stefano Semplici l’incarico di coordinare il lavoro dei giovani accademici. Con queste nomine gli accademici sono in tutto 163: 45 ordinari, 3 onorari, 98 corrispondenti, 17 giovani ricercatori. Queste nomine, spiega Paglia, sono in linea con le indicazioni del Papa: “Un rinnovamento nella duplice logica dell’allargamento e dell’approfondimento. La novità non sta certamente in un cambiamento dell’oggetto: la dottrina cattolica, la sapienza evangelica sull’immenso dono della vita umana, deve continuare ad ispirare in profondità il nostro impegno, ad illuminare tutti gli aspetti dell’umana esperienza e della cultura della vita. Ma la buona notizia del Vangelo sulla vita umana chiede di essere offerta come una fonte di ispirazione e come un tema di dialogo culturale, politico e sociale, anche e soprattutto con chi non la pensa esattamente come noi ma, come noi, ha a cuore la vita e la società umana”.

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