“Oggi vivere la missione significa innanzitutto e soprattutto essere costruttori di pace nel nome del Signore, come ha dichiarato Papa Leone XIV, affacciandosi dalla loggia centrale della basilica di San Pietro”. Padre Giulio Albanese, direttore del Centro missionario diocesano, presenta così l’impegno principale di questo ottobre missionario 2025, dedicato alla speranza in sintonia con il tema del Giubileo. Ma come coltivare la speranza in contesti di guerra, di emarginazione, di difficoltà estrema? “Missionari di speranza tra le genti” è il tema che accompagna quest’anno la riflessione che sarà al centro della Giornata missionaria mondiale, domenica 19 ottobre. Giornata che sarà celebrata nella diocesi di Roma in tutte le parrocchie, con la raccolta di offerte per le Pontificie Opere Missionarie. A livello diocesano, il momento centrale sarà la veglia missionaria diocesana, in programma giovedì 16 ottobre, nella basilica parrocchiale di San Pancrazio. Alle 19 ci sarà la Messa seguita, alle 19.30, dalla veglia, presieduta dal cardinale vicario Baldassarre Reina, mentre l’animazione sarà curata dal Coro Santi Martiri dell’Uganda e da Ulises Vega.La liturgia verrà trasmessa in diretta su Tv2000 e sarà arricchita da due testimonianze: quella di don Filippo Morlacchi, sacerdote fidei donum della diocesi di Roma che da sette anni vive in Terra Santa, e quella di Antonella Bertolotti, medico, impegnata da anni con Intermed Onlus in terre di conflitto come Siria, Haiti, Congo. Durante la veglia, inoltre, riceveranno la croce e il mandato missionario i laici e i religiosi che sono in partenza per la missio ad gentes.