Aree interne: Forum, “serve uno sguardo diverso”, no a “distribuzione acritica di finanziamenti e di favori senza visione”

“Dobbiamo davvero volgere uno sguardo diverso al tema delle aree interne, non semplicemente aggiustamenti in corsa che finiscono nel più generale sistema di distribuzione acritica di finanziamenti e di favori senza visione”. È l’appello del Forum delle Aree interne, diffuso oggi, a conclusione della sua settima edizione, che si è svolta a Benevento e che ha visto il confronto sulla possibilità di utilizzo mirato delle varie potenzialità di carattere sociale e culturale appartenenti a numerosi territori definiti fragili e in via di estinzione.
“Lavoriamo tutti – l’invito che viene dal Forum – a comporre una diversa narrazione delle realtà fragili, capace nel contempo di manifestare una chiara volontà di collaborazione e di sostegno autentico ed equilibrato. Doveroso sottolineare che si deve alla dura presa di posizione dei vescovi italiani dell’agosto scorso la cancellazione da parte del Governo dell’Obiettivo 4 del Piano strategico nazionale delle Aree Interne, intitolato: ‘Accompagnamento in un percorso di spopolamento irreversibile’. Si trattava di un programma di ‘suicidio assistito’” dei territori più emarginati che, secondo il Governo, si troverebbero ‘con una struttura demografica ormai compromessa, con basse prospettive di sviluppo economico e deboli condizioni di attrattività’. Queste aree non potrebbero, sempre secondo la logica che ispira l’aggiornamento della strategia nazionale, porsi alcun obiettivo di inversione di tendenza. Fine corsa, in sostanza, con un pizzico di compassione (‘Non possono però essere abbandonate a sé stesse’)”.

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