Conflitti: Mattarella, “Carta Onu bussola per affrontare ogni crisi da una prospettiva equilibrata e costruttiva”

(Foto Paolo Giandotti - Ufficio Stampa per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

“Italia e Kazakhstan condividono la responsabilità di contribuire a percorsi di dialogo e che aiutino a mantenere la pace e la stabilità, a promuovere lo sviluppo nel rispetto dei principi di giustizia, equità, solidarietà, leale collaborazione. In tale spirito, apprezziamo pienamente il costante riferimento delle istituzioni kazake alla centralità della Carta delle Nazioni Unite e dei suoi valori, quale bussola per affrontare ogni crisi e ogni conflitto da una prospettiva equilibrata e costruttiva”. Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento all’Accademia nazionale per la Pubblica amministrazione del Kazakhstan nell’ambito della visita ufficiale ad Astana.
“Viviamo oggi più che mai in un’era di conflitti e tensioni che travalicano ampiamente i confini non soltanto nazionali e regionali, e mettono in discussione, nell’ordine globale, principi e regole universali, che pensavamo di poter dare per acquisite”, ha osservato il capo dello Stato, sottolineando che “vi sono fenomeni di vasta portata, quali il cambiamento climatico, l’avanzamento della desertificazione, la transizione energetica, il tema cruciale della sicurezza alimentare, che impongono una riflessione e un’azione concertata dell’intera comunità internazionale”. “Temi che vedono la Repubblica del Kazakhstan particolarmente attenta agli sviluppi nel mar Caspio: il Centro di ricerche voluto per monitorare gli sviluppi nell’area è un’iniziativa di particolare importanza”, il tributo di Mattarella, secondo cui “sarebbe velleitario immaginare che singoli Stati siano in grado di attuare soluzioni efficaci su fenomeni di così vasta portata, prescindendo dalla collaborazione con gli altri Paesi”.
“La comune adesione ai valori del multilateralismo e la condivisa volontà di operare per rendere più efficaci le organizzazioni in cui si esprimono – ha aggiunto il presidente – sono elementi che contribuiscono a consolidare il dialogo tra Astana e Roma”.

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