Dipendenze, salute mentale e disagio giovanile. In occasione del 26 giugno, Giornata internazionale contro l’abuso e il traffico illecito di droga, la Federazione italiana comunità terapeutiche (Fict) presenta i dati del proprio osservatorio attivo dal 2017, con un monitoraggio costante su dipendenze, salute mentale, disagio minorile e migrazioni.
Nel 2024, i 600 servizi attivi della rete Fict in Italia hanno assistito complessivamente 11.113 persone, registrando il massimo storico di utenti con dipendenze patologiche: 6.419 casi, in aumento del +15% rispetto al 2023.
Una persona su due con problemi psichiatrici. Tra le persone monitorate (2.807), il 43,8% presenta una patologia psichiatrica: 1.229 utenti, con un incremento del +7,7% rispetto al 2023. Rappresentano il 19% dell’utenza totale in carico alla Fict. In parallelo, il 31,6% degli utenti è in trattamento farmacologico psichiatrico, con un’incidenza particolarmente alta tra minori e giovani adulti.
La cocaina si conferma la sostanza primaria più diffusa (37%), seguita da alcol (20%), eroina (15%) e crack (10%). La combinazione cocaina e crack raggiunge il 46% delle richieste di trattamento. Preoccupa anche l’incremento dell’alcol, cresciuto del +25,7% in un solo anno. In forte crescita anche il gioco d’azzardo patologico, che passa da 343 casi nel 2020 a 551 nel 2024 (+60%).
Marginalità e povertà educativa. Il 67% dell’utenza in carico agli enti del Terzo settore federati alla Fict è privo di occupazione (disoccupati, in cerca di lavoro o pensionati), mentre solo il 26% ha un impiego. Il disagio sociale è radicato anche in povertà educativa e mancanza di opportunità: dal 2017 a oggi, i servizi Fict hanno attivato oltre 430.000 contatti educativi di prossimità, con 77.234 solo nel 2024, di cui l’84% rivolti a minori.
Il target degli utenti della Fict resta prevalentemente adulto (46% over 40, 42% tra 26-40 anni), ma aumentano le donne: da 926 nel 2022 a 1.255 nel 2024 (+35%). I minori restano una quota contenuta ma stabile (126 utenti), con la cannabis come sostanza d’ingresso prevalente.
“Questi dati – spiega Luciano Squillaci, presidente della Fict – confermano un aumento della complessità clinica e sociale, nuove dipendenze e fragilità psichiche. La risposta non può essere frammentata: oggi più che mai serve un sistema dei servizi, di cui fanno parte gli Enti del terzo settore accreditati, che superi la categorizzazione dei problemi e gli interventi per prestazioni per un approccio integrato che ponga al centro la persona e non la malattia”.
È in questo contesto che nasce la campagna Fict “#ascoltamidavvero – Dare ascolto è già cura. Scegliamo la prossimità”, promossa dalla Fict per rilanciare il valore educativo dell’ascolto e della relazione con i più giovani. “Con i ragazzi bisogna stare, non basta intervenire – continua Squillaci –. Se non si ricostruiscono legami autentici, ogni altro intervento è inefficace. È un invito rivolto a famiglie, scuole, istituzioni perché dove c’è ascolto autentico, può nascere una cura. Dove c’è prossimità, può rinascere la speranza”.