Nel numero 12 di Regno-Attualità si parla di pace, indagini sulle elemosine, politica. In particolare, Gianfranco Brunelli intervista Anna Foa su “Quella pace impossibile”. Si tratta di un’analisi approfondita del conflitto israelo-palestinese attraverso le parole della storica Anna Foa. L’intervista esplora il “suicidio morale” di Israele, la deriva del governo Netanyahu verso posizioni estremiste religiose, il ruolo di Hamas e dei coloni, e le possibili strategie europee per distinguere tra isolamento politico del governo e sostegno alla società civile israeliana. Foa riflette anche sulla “guerra delle parole” che ha compromesso il dibattito pubblico, rendendo impossibile ogni distinzione tra concetti come antisemitismo, sionismo e diritto internazionale.
“No alle indagini-elemosina” è il titolo del servizio di Peter Beer e Hans Zollner. I due autori parlano di “indagini e rapporti-elemosina” che spesso l'”istituzione ecclesiastica” elargisce alle vittime di abusi e violenze nella Chiesa. Spesso ciò avviene come “nobile segno di magnanimità” e non per via del “diritto” che le vittime hanno maturato, di fatto, con le sofferenze patite e con i silenzi ricevuti. Un diritto che si concretizza nel fatto che un’indagine o un rapporto storico danno parola agli abusi subiti e liberano dalla prigione del silenzio che li ha circondati. Dal groviglio di sofferenze spesso non riconosciute come reali dai propri interlocutori ecclesiastici. Ci sono tanti casi di indagini-elemosina nella Chiesa: Beer e Zollner non puntano l’indice su una in particolare; ma è facile capire – anche sfogliando altri articoli presenti in questo fascicolo della rivista – a chi potrebbero (anche) riferirsi. Inoltre i due esperti indicano alcune costanti che caratterizzano le indagini-elemosina e che, decisamente, sarebbero da evitare: ambito d’applicazione vago; lasso di tempo arbitrario; prospettiva di analisi solo dal punto di vista degli autori delle violenze; metodo di lavoro privo di scientificità critica; recezione del rapporto limitata; oggetto di studio puramente autoreferenziale. Insomma le indagini-elemosina sono piene di tanta buona volontà, ma non sono “un segno credibile di conversione e di pentimento” su ciò che di sbagliato è avvenuto.
Ancora Gianfranco Brunelli scrive di politica in “Fallisce la sinistra massimalista”. L’articolo analizza l’esito dei referendum dell’8-9 giugno su lavoro e cittadinanza, interpretandoli come un fallimento della strategia politica del centrosinistra. Il direttore de Il Regno critica la deriva del Pd sotto Elly Schlein verso un “partito a orientamento massimalista” di stampo primonovecentesco, che privilegia la purezza ideologica rispetto alla responsabilità di governo. L’analisi evidenzia come questa regressione politica – caratterizzata da radicalismo più pragmatismo che si traducono in “moralismo più nichilismo” – finisca per allungare la vita al governo Meloni e come la rottura tra Cgil e Cisl segni un ulteriore arretramento delle posizioni del Pd nel panorama sindacale.