“La precarietà e l’incertezza che avvertono le giovani generazioni vanno affrontate con grande impegno anche perché vi risiede una causa rilevante della crisi delle nascite che stiamo vivendo”. Così Sergio Mattarella, presidente della Repubblica italiana, nel suo messaggio di fine anno: “I dati dell’occupazione sono incoraggianti. Resistono tuttavia aree di precarietà, di salari bassi, di lavoratori in cassintegrazione”. Il capo dello Stato accosta il problema della fuga dei giovani a un vuoto di prospettive: “Con questo aspetto confortante stride il fenomeno dei giovani che vanno a lavorare all’estero perché non trovano alternative, spesso dopo essersi laureati”. E aggiunge: “Tra Nord e Sud c’è una disuguale disponibilità di servizi. Continua il pericolo dell’abbandono delle aree interne e montane”. Nel sottolineare l’importanza di politiche mirate alla stabilità sociale, Mattarella ribadisce: “Colmare queste distanze. Assicurare una effettiva pienezza di diritti è il nostro compito”. Una missione collettiva, secondo il capo dello Stato, che chiede di “orientare la convivenza, il modo di vivere insieme”, così da arginare l’effetto centrifugo che rischia di frammentare la società e di privare il Paese delle sue giovani risorse.