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Comece: su Patto migrazione e asilo. “Diritti umani a rischio, producendo detenzioni di massa anche di famiglie e bambini”

Foto Calvarese/SIR

“L’accordo raggiunto dal Parlamento e dal Consiglio sul nuovo Patto per la migrazione e l’asilo dimostra la capacità dell’Unione europea di fornire risultati anche su questioni controverse. Riconosce inoltre che la migrazione è una sfida comune per tutta l’Ue e nessuno Stato membro può essere lasciato solo”. Inizia così una presa di posizione della Comece (Commissione degli episcopati dell’Unione europea) diffuso oggi a commento del recente accordo in sede comunitaria. “Tuttavia, è necessario ottenere buoni risultati, in linea con l’identità e i valori dell’Ue”, osservano i vescovi europei. “Molte realtà che lavorano in prima linea con migranti e richiedenti asilo, alcune delle quali cattoliche, hanno espresso profonda preoccupazione per questo accordo”. Il pericolo segnalato è che “questo nuovo Patto aumenti la sofferenza dei migranti e dei richiedenti asilo, producendo detenzioni di massa ai nostri confini, anche di famiglie e bambini piccoli, e la deportazione di persone verso Paesi terzi che non sono così ‘sicuri’ come spesso viene descritto. Esiste il rischio reale che con questo Patto sulla migrazione e l’asilo l’Ue non riesca a proteggere il diritto di asilo e altri diritti umani”. Comece aggiunge: “chiediamo all’Ue di essere coraggiosa nell’affrontare questa sfida epocale delle persone in movimento che cercano una vita più sicura e migliore per sé e per i loro cari. L’Ue ha già dimostrato la sua capacità di farlo con gli ucraini in fuga dalla guerra”.

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